Corruzione sul parcheggio del Parco Archeologico di Segesta: arrestati imprenditore e ispettore vigili urbani

Il Parco Archeologico di Segesta , in particolare la sua area di parcheggio, al centro di un "patto corruttivo" tra l'imprenditore Francesco Isca e l'ispettore della polizia municipale Salvatore Craparotta in servizio fino a dicembre 2019 a Calatafimi Segesta. Per entrambi sono stati disposti e eseguiti dai carabinieri della compagnia di Alcamo gli arresti domiciliari. 
Le indagini risalenti al 2018 avrebbero messo in evidenza come sfruttando il suo ruolo, Craparotta avrebbe agevolato l'attività economica e favorito l'aumento degli incassi della società, riconducibile a Isca, che gestisce l'area adibita a parcheggio del Parco Archeologico di Segesta, multando gli automobilisti che parcheggiavano le loro auto fuori dall'area a pagamento lungo la strada che conduce al tempio.
Contestualmente sono stati notificati cinque avvisi di garanzia ad altrettanti indagati: i reati contestati, a vario titolo, sono favoreggiamento, abuso d'ufficio, omissione d'atti d'ufficio e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici.

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