Rete Cultura, il GAL Terre Normanne: "Valorizziamo la Sicilia con la forza propulsiva dei fondi europei"

"L'accordo sottoscritto fra i Gal-Gruppi di Azione Locale e l'assessorato regionale ai Beni culturali e dell'Identità siciliana potrà contribuire in modo decisivo a valorizzare il patrimonio monumentale dell'Isola secondo quella che da sempre rappresenta la nostra missione: progettare lo sviluppo locale di tipo partecipativo dei territori con i fondi messi a disposizione dall'Unione europea, predisponendo bandi che diano risposte concrete alle esigenze delle comunità di riferimento". Lo dichiara Giuseppe Sciarabba, direttore del Gal Terre Normanne, uno dei più importanti sodalizi presenti in Sicilia che conta venti comuni consorziati con oltre 160 mila abitanti potenziali beneficiari di interventi, che insieme al direttore tecnico Francesco Rossi ed al presidente Marcello Messeri hanno aderito all'accordo della costituenda Rete Cultura.
I Gal sono organismi di diritto privato in controllo pubblico promossi dall'Unione europea con l'obiettivo di sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali e raggruppano partner pubblici e privati per rappresentare sia comuni e comunità montane, sia organizzazioni di operatori economici. "Un plauso all'assessore Samonà - dice ancora Sciarabba - per avere concretizzato un progetto così importante come la Rete Cultura che riunisce i ventitrè Gal dell'Isola attorno allo stesso tavolo sotto il segno della cultura e dell'identità, riconoscendoci come preziosi partner operativi in una partita da giocare nell'interesse della Sicilia. Il Gal Terre Normanne è molto attento al settore dei beni culturali, basta considerare che nel Palermitano abbiamo già stanziato ben 3 milioni di euro per riqualificare edifici storici, chiese, ex case comunali e tante altre opere. Adesso con la nascita della Rete Cultura - conclude Sciarabba - potremo dare ancora più forza propulsiva alla valorizzazione del nostro straordinario patrimonio di cultura".

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