Tè bianco, tè verde o tè nero?

di Giuseppe La Manna

Bere una tazza di tè nelle ore pomeridiane è una buona abitudine, specialmente in questi giorni di freddo. Come sappiamo, esistono vari tipi di tè e ognuno ha caratteristiche e proprietà diverse. Anche il gusto cambia. Le proprietà del tè sono riconosciute ormai da molto tempo: il tè verde e quello bianco hanno una maggiore capacità antiossidante, quello nero invece ci tira su di tono. Il tè ha un elevato potere antiossidante, grazie ai polifenoli e ai flavonoidi che contiene. I primi sono sostanze che hanno un’azione benefica sulla salute e contrastano l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare. I flavonoidi, invece, prevengono le malattie cardiovascolari.
L’infuso di tè non contiene calorie ma sali minerali (fluoro, ferro, zinco, potassio, rame e manganese) e vitamine del gruppo B, C, E, P, per cui può essere consumato tranquillamente anche da chi è in sovrappeso, naturalmente senza l’aggiunta di zucchero. Ci sono diversi tipi di tè, ognuno con caratteristiche e proprietà diverse. Il tè verde e quello bianco hanno una capacità antiossidante superiore a quella del tè nero, che è più eccitante a causa del suo maggiore contenuto di caffeina. La presenza nell’infuso dei principi attivi è condizionata non solo dal tipo di tè ma anche dalle modalità e dal tempo di infusione. Per quanto riguarda il tè bianco, l’estrazione dei principi attivi varia col tempo, più resta in infusione, più si liberano i principi attivi. Il tè verde, invece, raggiunge la sua massima efficacia se lasciato in infusione per lungo tempo. Il tè nero, invece, dovrebbe essere preparato con acqua calda e un’infusione di breve durata, in quanto l’azione degli antiossidanti diminuisce col passare del tempo. Il tempo di infusione del tè determina anche il contenuto di caffeina della bevanda: da un minuto a due minuti avviene il maggiore rilascio della sostanza, per cui due minuti di infusione sono perfetti per ottenere una bevanda eccitante. Ma se l’infusione dura per più tempo, l’acido tannico disattiva l’effetto della caffeina. Un lungo tempo di infusione altera il sapore della bevanda, che diventa aspra e, spesso, sgradevole al palato. Quanta caffeina c’è nel tè? La caffeina è un alcaloide, per cui per effetto del calore, è la prima sostanza a essere estratta dalle foglie, mentre i polifenoli, cioè le parti più utili ai fini terapeutici e della salute necessitano di una maggiore quantità di tempo e inoltre contrastano efficacemente l’assorbimento della caffeina nell’organismo. Quindi un tè infuso per 2 o 3 minuti è ricco di caffeina e povero di polifenoli, si ottiene cioè una bevanda eccitante. Oltre i 5 minuti, o meglio ancora lasciando le foglie nella teiera, l’effetto della caffeina nell’organismo sarà minore e si apprezzeranno così gli innumerevoli benefici di questa meravigliosa e profumata bevanda. Quanto detto non è valido per il tè nero, infatti un lungo periodo di infusione rende la bevanda astringente e amara. Come tempo di infusione vanno bene 3-5 minuti. Allora scegliamoci il colore e andiamo a bollire l’acqua. Per preparare una buona tazza di tè è anche importante la sua temperatura che non deve mai raggiungere i 100°, ma neanche una temperatura troppo bassa va bene. In generale una temperatura di circa 80° va bene. Se utilizziamo acqua del rubinetto il tè sarà con una pellicola in superficie a causa del calcare. Preparare il tè è un arte, prepariamolo con amore, verrà più buono! 

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