I finanzieri di Palermo e Partinico hanno scooerto un’autofficina
che operava senza alcuna autorizzazione prevista dalla legge.Le Fiamme
Gialle, durante un controllo a Trappeto in provincia di Palermo hanno intravisto, dall’entrata di un garage privato, un locale in cui si
svolgeva attività di riparazione di veicoli. All’interno, i Finanzieri hanno
constatato la presenza di una vera e propria autofficina dotata di diversi
banchi da lavoro completi di strumentazioni e utensileria, compressori,
saldatrici, lucidatrici, una gruetta idraulica da sollevamento, alcuni
compressori e un ponte sollevatore, oltre a batterie per auto, taniche d’olio
esauste, pezzi di ricambio e autovetture in corso di riparazione.
Il
responsabile, che ha dichiarato di operare in forma abusiva da lungo tempo, svolgeva
tale attività senza alcuna autorizzazione ambientale per l’emissione delle
polveri in atmosfera e lo scarico delle acque reflue, in assenza di
qualsivoglia autorizzazione amministrativa per l’inizio dell’attività e senza
aver palesato la propria posizione al Fisco.
Sono state
così contestate al titolare dell’attività le violazioni relative alla normativa
amministrativa di settore, interessando le Autorità competenti che provvederanno
all’irrogazione delle sanzioni
pecuniarie da 5.164 a 15.493 euro, per l’esercizio dell’attività in assenza
della S.C.I.A.. Contestualmente, è stato possibile constatare l’omessa installazione
del misuratore fiscale, per cui l’autore della violazione dovrà corrispondere
una somma da euro 1.032 a 4.131 euro.
I locali aziendali, i macchinari e le attrezzature da lavoro sono state
sottoposte sia a sequestro amministrativo che penale.
È stata
dunque interessata l’A.G. competente per le ipotesi di reato in materia
ambientale a carico del titolare dell’attività, concernenti sia l’emissione in
atmosfera delle polveri sia lo scarico non autorizzato di acque reflue.
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