Duro colpo al mandamento di Tommaso Natale.I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato otto persone (sette in carcere e una ai domiciliari). Dovranno rispondere a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, danneggiamento seguito di incendio. Questa seconda tranche di indagini ha posto l'attenzione non solo sempre sulla figura di Caporrimo fermato nel gennaio 2021 ma soprattutto negli affari della criminalità nel settore delle scommesse online.
Uno degli arrestati è Giuseppe Vassallo, palermitano trasferitosi a Firenze che grazie agli accordi siglati con Caporrimo e Vitamia avrebbero commercializzato i propri siti per le scommesse on line sul territorio del mandamento di Tommaso Natale, riconoscendo parte degli utili alla compagine mafiosa.
Un altra fonte di guadagno ma soprattutto di controllo sul territorio era la richiesta del pizzo alle attività commerciali. Nelle indagini i carabinieri sono riusciti ad accettarne undici consumate o tentate di cui 2 denunciate spontaneamente dalle vittime. Alcuni episodi sarebbero avvenuti con l'uso della violenza anche attraverso atti intimidatori . Ad esempio l’incendio commesso in danno di un esercizio commerciale di Sferracavallo, attentato che è stato ricondotto dagli investigatori al tentativo ordito dai Caporrino ( padre e figlio) e da Ventimiglia di farsi assegnare la gestione del locale. Oppure l’incendio in danno del cantiere edile finalizzato alla realizzazione della rete fognaria di Sferracavallo, evento anche questo programmato al fine di ottenere il subappalto di alcune lavorazioni. Ma gli investigatori in alcuni casi attraverso l'uso delle microspie sarebbero risaliti a qualche episodio come l’incendio in danno del furgone di una società di costruzioni. E poi l’intimidazione in danno di una società edile che stava svolgendo lavori di ristrutturazione di un immobile ubicato a Sferracavallo, al fine di ottenere la commessa per i lavori di impiantistica in favore di Vitamia. Sino al tentativo di vietare, da parte di Taormina la possibilità di svolgere lavori di scavo nella zona di Sferracavallo ad un imprenditore, rivendicando la potestà sul territorio.
E ancora l’estorsione in danno di un cantiere edile di Sferracavallo commessa da Vitamia e Taormina Antonino i quali riuscivano a farsi assegnare parte delle lavorazioni di cantiere;
Gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'estorsione in danno di un commerciante di Tommaso Natale. "Questa contestazione sottolineano dal comando provinciale /già oggetto di contestazione nell’ambito del fermo, che è stata estesa, quanto alle responsabilità individuali, a Fabio Gloria".
E infine la sistematica realizzazione, di “cavalli di ritorno” che consentivano agli affiliati di realizzare ingenti guadagni facendosi consegnare denaro per la restituzione di veicoli rubati.
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