Festival di Morgana L’assessore Samonà: “Una preziosa occasione per rileggere i temi della tradizione identitaria in una chiave che esalta il confronto e la contemporaneità”

“Saluto questa 46ma edizione del Festival di Morgana che rappresenta una porzione importante di quell’offerta culturale siciliana che parla di identità. Gli elementi della nostra tradizione non sono il passato ma l’attualità che dialoga con altre arti, con la letteratura, la musica, il teatro cosiddetto “colto” per leggere e interpretare il contemporaneo. Il Museo Pasqualino, ormai da molti anni, dimostra di essere attento osservatore di quei fenomeni di radicamento culturale in atto. Quest’anno, attraverso il teatro di figura, lo sguardo si spinge sul Mare Nostrum, quello spazio che nei millenni è stato oggetto di commerci, battaglie e scambi culturali e che oggi viene indagato attraverso il tema scelto per il Festival”. Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - intervenendo alla presentazione della 46esima edizione del Festival di Morgana.
“Quando arti, apparentemente lontane, si trovano accomunate da una sensibilità che consente una lettura a più livelli della realtà, questo arricchisce le nostre scelte quotidiane. Quando i linguaggi dell’arte non si integrano con la realtà, siamo tutti più poveri e c’è qualcosa che non funziona. La politica culturale ha il compito di creare le condizioni per nutrire l’anima e rileggere, così, la realtà quotidiana con maggiore attenzione e con una visione chiara”.

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