Olio Santo prodotto dagli ulivi del Giardino della Memoria di Capaci. Arcivescovo Lorefice: "Il segno di una missione che ci viene affidata nei confronti delle nostre Comunità"

di Ambra Drago
Il “Giardino della Memoria”, lo spazio adiacente al tratto autostradale interessato nel ‘92 dalla strage di Capaci, è stato il luogo di una delle più significative tappe di un percorso di legalità in vista del XXX Anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Una cerimonia nella quale è stato consegnato l'olio ricavato dagli ulivi ( ognuno dedicata a una vittima di mafia) agli arcivescovi delle Diocesi di Palermo e Monreale, del Vescovo di Cefalù e dell’Eparca di Piana degli Albanesi. E l'arcivescovo di Palermo ha raccontato la sua emozione quando è venuto a sapere dell'iniziativa portata avanti da un progetto della associazione Quarto Savona 15 che vede la partecipazione anche della Polizia di Stato. "Questo segno che oggi viene posto nelle mani di noi vescovi per le nostre comunità cristiane è un segno che brucia, che pesa perchè la missione viene data e accolta. Oggi voi ci date una missione attraverso questo olio, come è accaduto a Gesù di Nazaret e incomincia la sua missione in mezzo alla gente e che conosce le ferite. Incomincia con un mandato che esala il profumo della consacrazione, di olio santo e di spirito. Ho sentito tutta la portata di questo gesto ma anche la responsabilità che abbiano nei confronti delle nostre comunità".

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