Dagli ulivi del Giardino della Memoria di Capaci l'olio sacro dell'anno liturgico siciliano."Un luogo di sangue diventato simbolo di rinascita anche con suoi frutti"

di Ambra Drago
"Si è pensato di raccogliere l'olio ottenuto da questi alberi e di distribuirlo a tutte le chiese della Sicilia. E' emozionante perchè a trent'anni dalla Strage, racconta Tina Montinaro, presidente della QS15 moglie del capo scorta Antonio Montinaro ucciso il 23 maggio 1992- in un luogo di morte, invece c'è stata la rinascita e il simbolo di questo olio lo è. Io ho sempre creduto in questo Giardino della Memoria di cui mi sono presa cura. E poi venirci anche con i ragazzi ha un valore aggiunto, per me questo è fare antimafia. Ho sempre pensato di stare sul territorio, di metterci la faccia, di sporcarmi le mani. E' giusto dare un'opportunità a questi ragazzi che non tutti hanno la fortuna di nascere in famiglie per bene". Una sinergia quella messa in campo dalla Quarto Savona 15 che ha portato avanti il progetto con i ragazzi del carcere minorile Malaspina che si sono presi cura di questo Giardino e poi con l'aiuto degli studenti dell'istituto Majorana si è proceduto alla raccolta delle olive da questi alberi ognuno dei quali è dedicato alle vittime della mafia. Un percorso che ha visto in campo la Polizia che oggi con diverse articolazioni ha presenziato la cerimonia. Emozione e entusiasmo quello mostrato dal questore di Palermo, Leopoldo Laricchia: "E' un'iniziativa che nasce dal progetto il "Laboratorio Giardino della Memoria" che dura da un anno. E poi è stato grandioso pensare all'ottenimento da questi alberi dell'olio e che ha un forte valore simbolico. E il gesto è stato ben accolto dalla Conferenza Episcopale Siciliana. Dalla terra bagnata dal sangue dei martiri può avvenire il riscatto, anche quello della società civile". E Tina Montinaro insieme al Questore hanno consegnato le bottiglie ( per l'occasione donate dalla Coldiretti Sicilia) con l'olio alle cariche ecclesiastiche presenti.

In prima fila l'arcivescovo di Monreale, il Vescovo di Cefalù e l’Eparca di Piana degli Albanesi insieme all'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Subito dopo la consegna, otto poliziotti hanno ricevuto la bottiglia di olio e a bordo delle volanti sono partiti diretti verso le altre Questure siciliane e anche li sarà consegnato al vescovo delle Diocesi siciliane.
 L'olio consacrato nella Santa Messa Crismale de l Giovedì Santo sarà essere utilizzato come olio Santo dalla Chiesa siciliana nel corso dell’anno liturgico.Alla cerimonia presenti più alte cariche civili e militari e anche la professoressa Maria Falcone.

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