Immigrazione, riconoscimento facciale e sicurezza. Ministro Piantedosi a Palermo: "Saremo vicini al territorio e entro giugno arrivano 40 poliziotti"

di Ambra Drago
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anti i temi trattati nel corso del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che si è tenuto in prefettura alla presenza del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Un incontro proficuo ha esordito in sala stampa il ministro. "Staremo vicini al territorio palermitano in termini di potenziamento delle risorse. Devo dire che Palermo ha un buon rapporto tra operatori di polizia e numeri. Rispetto al decremento tra nuovi ingressi e pensionamenti quest'anno avremo una quarantina di operatori in più. Si tratta di mettere operatori giovani e cercheremo di dare una mano come chiesto dal sindaco anche in termini di polizia locale". Le prossime assunzioni saranno a giugno sottolinea il ministro Piantedosi".
Passando al tema immigrazione il ministro Piantedosi ha affermato che si cercherà nel giro di qualche settimana di gestire le fiammate di arrivi e di gestirli in maniera più ordinata. Obiettivo del Governo é arrivare anche in collaborazione e con i Paesi d' origine a contenere il fenomeno. Bisogna gestire il blocco delle partenze finalizzate a una gestione più civile".A proposito dei migranti e sui minori non accompagnati aggiunge: " Uno dei problemi con il quale ci scontriamo. L' Italia ha una legislazione all' avanguardia e c'é un necessario coinvolgimento dei sindaci di dove vengono accolti, giusto per dirvi che la macchina è complessa pur avendo appunto delle buone leggi. Sono in corso i trasferimenti dei ragazzi che si trovano a Lampedusa. Presto una nuova ordinanza con la Protezione civile per organizzare i posti per i minori subito dopo lo sbarco".
E sul riconoscimento facciale il ministro ha dichiarato:" Giá é stato sperimentati se vi ricordate nel riconoscimento del caso dell'accoltellatore di Termini. Si tratta di capire se può essere usato in tema di prevenzione .É evidente che il tema della privacy é anche una nostra preoccupazione. La cittá di Palermo è all'avanguardia per la rete di videosorveglianza . Frenare le possibilitá che concedono le tecnologie è da evitare tenendo sempre conto dell'interesse collettivo". E il sindaco Lagalla che ha partecipato all'incontro ha dichiarato. Conforta il dato riferito dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che vede Palermo al di sopra della media nazionale sui livelli di sicurezza della città”. Tuttavia – ha continuato il sindaco Lagalla – ho rappresentato al ministro la necessità di un incremento del monitoraggio delle aree periferiche e del centro storico, in particolare per fronteggiare i fenomeni di mala-movida e di spaccio di stupefacenti. Sono convinto, infatti, che l’aumento dei controlli sul territorio possa rappresentare una leva fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata, dato che oggi Cosa nostra miete ancora vittime, soprattutto tra i nostri giovani, attraverso la droga. È anche per questa ragione che ho chiesto al ministro Piantedosi il sostegno del Governo nazionale per rinforzare, in termini di immissione di nuove unità attraverso il fondo di sicurezza urbana, il Corpo della Polizia Municipale di Palermo che ogni giorno mette in campo ogni possibile sforzo per la sicurezza del territorio, ma che necessita di un potenziamento”.

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