Donne uccise a Naro. Fermato un ventiquattrenne, lunedì attesi i Ris per i rilievi

Fermato un ventiquattrenne romeno per il duplice omicidio di due connazionali avvenute nella notte tra il 4 e il 5 gennaio a Naro in provincia di Agrigento. 
L'uomo è accusato di duplice omicidio e vilipendio di cadavere si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato condotto nel carcere della città della Valle dei Templi. I carabinieri e la Procura sono riusciti a risalire all'uomo grazie anche alla collaborazione della comunità romena e di un testimone. A casa della 58enne Delia Zarniscu, in via Vinci, c'è stata una cena accompagnata da super alcolici. Seduti alla tavola della donna, anche il 24enne romeno e un connazionale 50enne. Stando a quanto è stato ricostruito da inquirenti e investigatori, il giovane - preda del forte stato d'ebbrezza - avrebbe molestato la donna. Delia Zarniscu, respingendo le pesanti avances, avrebbe buttato fuori dalla sua abitazione i commensali. Fra i tre si sarebbe parlato del fatto che la donna, Maria Rus, (che non era alla cena in quella casa) era sola, ormai separata dal marito. Quando i due romeni - il 24enne e il 50enne - sono stati buttati fuori dalla casa di via Vinci, il più giovane si sarebbe diretto verso vicolo Avenia dove avrebbe bussato alla porta dell'abitazione di Maria Rus, mentre il 50enne si sarebbe diretto verso casa sua. Maria Rus, avrebbe aperto la porta al giovane ubriaco. Non è chiaro, spetterà all'autopsia stabilirlo, se la donna abbia subito o meno un abuso o se vi sia stato o meno un rapporto consenziente. Stando alle ricostruzioni della Procura il 24enne l'avrebbe, secondo l'accusa, massacrata: uccisa a botte e poi bruciata, utilizzando la poltrona che c'era nel salone di ingresso. Da vicolo Avenia, il giovane romeno ubriaco sarebbe tornato - la ricostruzione è stata fatta sempre da investigatori e inquirenti - in via Vinci dove avrebbe sfondato la porta di ingresso e con "una ferocia inaudita" - per come è emerso fin dal primissimo sopralluogo nell'abitazione di via Vinci -, avrebbe trucidato anche la 58enne, spaccandole in testa tutto quello che è stato trovato: piccoli mobili, suppellettili e arredi. Lunedì sono attesi i Ris per i rilievi

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