Bisogna sapere e volere costruire il presente e, se non lo si fa, non bisogna illudersi di saperlo e volerlo fare domani perché il domani è già oggi. Si varchi la soglia dell’uscio dello spazio dei sogni perché è proprio lì che dimora la speranza ed è proprio lì che la ragione prende forma. Quello che conta è il coraggio di andare avanti. Per quel che mi riguarda, ho la consapevolezza di non essermi issato da solo, ma di aver colto il sorriso di chi si è chinato, mi aiutato e mi ha ridato la fiducia. Anche se non posso non notare che sono in troppi ad ergersi moralisti, maestri, professori, opinionisti, influencer, ma ricordo, a me stesso e non a loro, che adesso cominciamo ad avere nostalgia e necessità di semplici alunni e di uomini che hanno voglia di combattere per le cose in cui credono. Si parla troppo di diritti e poco di doveri, dimenticando che ogni diritto comporta un dovere e chi non lo compie non dà un buon esempio. Stiamo lavorando con umiltà e con determinazione per far sì che la DC sia 'il partito della gioia', volendo con questo dire che lo vogliamo semplice, libero, aperto, democratico, dove i legami che lo tengano unito e lo facciano crescere diverso da quello che è stato siano l’amicizia e la lealtà, la voglia di non lasciare indietro nessuno e di tendere loro la mano e tutti insieme lavorare per riorganizzare la speranza. Questa terra ha bisogno prima di ogni altra cosa di ritrovare la speranza perché è essa che può darci quello che serve innanzi tutto: il desiderio del 'mare infinito e il cielo azzurro'".
Totò Cuffaro Segretario nazionale della Democrazia Cristiana
Nessun commento:
Posta un commento