E’ stata fermata la diciassettenne sopravvissuta insieme al padre alla strage di Altavilla. La ragazza, Miriam Barreca, è accusata, con il genitore e una coppia di conoscenti, di concorso in strage. La procura non è competente sulla giovane e ha trasmesso gli atti alla procura dei minorenni di Palermo.
Secondo gli investigatori si sarebbe trattato di una sorta di rito collettivo, protrattosi per alcuni giorni che avrebbe coinvolto tutta la famiglia Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina, la coppia che avrebbe partecipato al massacro.«Quando ci siamo trovati sulla scena della terribile tragedia è stato uno dei momenti più toccanti della mia vita». Sono queste le prime parole di Ambrogio Cartosio, procuratore di Termini Imerese, sul triplice delitto di Altavilla Milicia, rilasciate nel corso della conferenza stampa convocata presso la compagnia dei carabinieri di Bagheria.
Per il Procuratore di Termini Imerese Cartosio “Le vittime e gli assassini, avevano cominciato un mese fa una sorta di rito di purificazione dal demonio, poi sfociato negli omicidi. Giovanni Barreca e i due conviventi Sabrina Fina e Massimo Carandente si sono conosciuti sui social network ha reso noto Cartosio. "La coppia di palermitani era in casa al momento del triplice omicidio. La villetta era frequentata solo da loro oltre che dalla famiglia", ha aggiunto.
Rispondendo a una domanda dei giornalisti il Procuratore di Termini Imerese ha poi detto che "le torture fisiche sono iniziate la settimana precedente da quando i ragazzini non sono più andati a scuola. La madre è stata uccisa prima, forse, perché si sarebbe opposta alle torture ai propri figli".
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