di Ambra Drago
In 350 mila (secondo una stima effettuata d Comune) hanno festeggiato la Santa Patrona di Palermo giunta verso l'una di notte a Porta Felice. Un lungo cammino che ha toccato ben cinque atti e che per la prima volta oltre il consueto Carro della Santa adagiata su un giglio e con in mano una rosa rossa ha visto la partecipazione di altri due carri: uno dedicato alla peste con la performace dell'attore Maurizio Bologna e l'altro alle luminarie, realizzato da Domenico Pellegrino. L'idea di Balich è stata quella di far partecipare costantemente tutti i palermitani alla serata rendendo visibili tutte le rappresentazioni artistiche.
Quindi carri itineranti che hanno visto quello principale sovrastato da una Santa Rosalia tutta dorata svelarsi per raggiungere il Piano della Cattedrale. Cade il velo della peste e santa Rosalia si mostra in tutto il suo splendore barocco I danzatori “bianchi” tirano giù il velo mentre “Il Volo” canta il “Nessun dorma”. Successivamente inizia la discesa per raggiungere i "Quattro Canti" ovevro l'intersezione tra via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele dove il sindaco porta in dono dei fiori e sale sul Carro. Qui il primo cittadino, Roberto Lagalla ha urlato il consueto "W Palermo e Santa Rosalia". Tra ali di cittadini e turisti festanti e spettacoli, tra colori e odori tipici della serata del 14 luglio, il Carro giunge a Porta Felice. Qui un Messaggero, interpretato dal "cunta storie" l'attore Salvo Piparo, ha aperto idealmente la Porta mostrando altresì la sua voce rassicurante.
Infine il Carro ed (è stato questo il quinto atto) ha raggiuto il Foro Italico, definito il "faro della speranza" da dove come di consueto hanno preso il via i giochi pirotecnici. Ingente lo spiegamento delle Forze dell'Ordine che hanno garantito un controllo sia da terra e come nel caso della Polizia anche dall'alto ( con in volo il POLI AW139) il corretto e sicuro svolgimento dell'intera manifestazione.
Ecco che al termine di una lunga notte, il momento dell'arrivo del Carro trionfale ancora una volta ha rappresentato per i palermitani un momento di gioia, di condivisione con uno sguardo al futuro fiducioso senza abbandonare la speranza tema scelto per questo Giubileo di Santa Rosalia.
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