Il presidente dimentica, però, alcuni particolari: i probabili incassi, per la loro natura, non sono mai quantificabili, mentre le uscite sono certe e certificate, come quella per il personale, tutto ancora part-time, che però è spesso costretto a fare lavoro straordinario, che, come si sa, costa molto di più. Inoltre, la Sicurtransport, i cui addetti, secondo Mistretta, avrebbero dovuto provvedere ad affiancare gli ausiliari, ha rinunciato spontaneamente a svolgere questo servizio di controllo nelle zone blu perché ritenuto antieconomico, probabilmente perché quello di verifica sui bus e tram, che aveva fatto impennare la vendita dei biglietti e, quindi, l’incasso
per l’Amat, non era stato ritenuto soddisfacente dalla stessa Sicurtransport. Insomma, sorge il sospetto che, da un lato, l’azienda di vigilanza voglia giocare al rialzo per monetizzare al meglio i propri servizi, mentre all’Amat sembrerebbe prevalere la volontà di incrementare di parecchio il ricorso a soggetti privati, un disegno che chiaramente non piace ai dipendenti di via Roccazzo. A questo proposito, domani, nel corso di un’audizione in Terza Commissione, ascolteremo i rappresentanti del sindacato Cub, l’unico che non ha ancora sospeso lo sciopero previsto per il prossimo 20 settembre».
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