"Con grande spirito di sacrificio e impegno nell’ambito del complesso intervento conseguente all’affondamento del veliero Bayesan, inabissatosi nelle acque antistanti il Comune di Santa Flavia (PA) nelle prime ore del 19 agosto 2024 e che ha visto, nella tarda serata del successivo giorno 23, il recupero delle sette vittime” con questa motivazione il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha consegnato la benemerenza al Comando. La cerimonia si è svolta all'interno della sala Dalla Chiesa nella prefettura di Palermo alla presenza del prefetto Mariani, del sottosegretario all' Interno on.le Prisco e del comandante regionale Carruolo. Tanti i vigili del fuoco presenti nel giorno dove viene festeggiato la costituzione 86 anni fa del Corpo. Dopo il saluto del Prefetto ha preso la parola Agatino Carruolo comandante regionale Vigili del Fuoco che ha ripercorso brevemente quanto accadde la notte del 14 agosto nella baia di Porticello e l'immediatezza dell'intervento dell'intera macchina organizzativa."Sono intervenuti 28 speleo-sub che hanno progettato insieme al comandate prov ing. Bentivoglio il lavoro. I nostri uomini hanno operato a 50 metri di profondità e sono stati al limite della capacità operativa. Le difficolta sono state tante, continua il Comandante regionale dei Vigili del Fuoco come la perdita di orientamento all'interno dello scafo e poi l'impiego di miscele particolari, vitrox perchè permette di prolungare le immersioni. Voglio evidenziati che gran parte degli operatori speleo sono arrivati da un trasporto aereo Sassari, Cagliari, Ciampino, Palermo. Operazione che è stata fatta in sicurezza assoluto ma lungo la certicale dell'immersione erano pronti a intervenire i sommozzatori di Vigili insieme ai colleghi della Polizia dei carabinieri e della capitaneria di porto. Nel recupero dei 7 dispersi per i nostri operatori non ci sono stati incidenti. Potete immaginare l'adrenalina nell'intervento, continua il Comandante regionale dei Vigili del Fuoco ma anche la concentrazione nell'agire, trattandosi di una situazione drammatica. Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha la capacità di rimodularsi e intervenire dinanzi alle difficoltà non preventivandolo. Ringrazio il nostro capo del Corpo Nazionale ing. Eros Mannino: "Per noi è una data significativa oggi il 27 febbraio del 1939 nasceva il nostro Corpo e per noi ricevere questa benemerenza è una grande emozione".
I complimenti sono arrivati dal sottosegretario all'interno l'on.le Emanuele Prisco:"Il Corpo nazionale è un'eccellenza del nostro Paese ci sono sempre nelle loro emergenze. Grazie a tutti i Vigili del Fuoco e agli specializzati in quella circostanza posso dire che hanno fatto un intervento mai fatto prima". E sono stati giorni difficili e complessi come ci raccontano due componenti della squadra dei sommozatori dei Vigili. "E' stata un'esperienza drammatica ma che ci ha visti lavorare tutti insieme racconta Giorgio Messina, Coordinatore regionale dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Ci siamo trovati dinanzi a uno scenario molto più complesso di quello che ci immaginavamo. Abbiamo subito visto il veliero inabissa to e fondamentale è stato anche l'aiuto degli speleo. Sotto il profilo delle emozioni abbiamo tenuto alta la concentrazione anche se dinanzi a noi avevamo sette corpi e pensare che c'era anche una ragazza molto giovane, non è stato facile ma abbiamo lavorato con impegno". Non c'è stato mai un momento in cui abbiamo pensato di non portare a termine il lavoro, lo sappiamo bene, è insito che ci sono difficoltà ma noi ci siamo ha esordito Vincenzo Di Miceli, Capo Nucleo dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo "Una grande emozione ritrovare il corpo della ragazza, anche perchè stato l'ultimo racconta Di Miceli. Abbiamo tra l'altro operato in condizioni difficili, potevamo stare in immersione appena 15 minuti non è stato facile".
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