Sfameni è il nuovo Capo della Squadra Mobile. " Il mio impegno sarà massimo. Cosa nostra palermitana ha abbandonato gli atti dimostrativi e punta agli affari"

 

di Ambra Drago
Antonio Sfameni è il nuovo Capo della Mobile di Palermo,  prende il posto di Marco Basile appena promosso a Dirigente superiore. Sfameni ritrova anche il Questore Calvino con il quale ha in precedenza lavorato a Messina e Catania.  Originario della provincia di Palermo, il nuovo capo della Mobile è entrato in Polizia nel 1989 con la qualifica di Agente, nel 2002, dopo la frequenza del corso di formazione per Funzionari a Roma, è stato assegnato alla Questura di Trapani e tanta gavetta. Per lui è di fatto un ritorno nel capoluogo siciliano, infatti nel 2016 dirigeva la sezione antidroga.Ad accoglierlo il Questore di Palermo:" Dirigere la Squadra Mobile di Palermo è un onore e una responsabilità e lui lo sa bene. Questo ruolo si ricopre per passione e lui tranne la parentesi a Mazara è stato sempre all' interno di una Squadra Mobile. Anche se manca da Palermo da un decennio si renderá conto che il territorio è sempre lo stesso. E poi lui ha grande competenza. E chiaramente si occuperá dei diversi settori".

Subito dopo ha preso la parola il neo arrivato:" Non avrei mai pensato di fare ingresso in questo luogo per me è speciale Ringrazio tutti coloro hanno fatto si che potessi tornare. Ringrazio il Capo della Polizia e il Questore Calvino che considero un mio mentore, sono tanti gli anni in cui abbiamo lavorato insieme. Se in realtá sono riuscito a conseguire certi risultati è perchè queste persone mi hanno supportato. L'impegno sará massimo ma non ho dubbi che gli operatori di polizia in ogni grado e ruolo si impegneranno per la cittá". Una conferenza stampa affollata nella quale è stato chiesto dato i pregressi professionali in altre province siciliane, come è presente Cosa nostra nei diversi territori. " Ebbene, sottolinea Sfameni, si alvora a diverse latitudini nelle varie cittá. In realtà ad esempio a Catania non c'è solo Cosa nostra ma ci sono altre compagini.Per quel che posso avere notato è che alcune cose che accadono nella Sicilia orientale forse qui a Palermo l'abbiamo persa anni fa. Oggi la mafia ha studiato e si è evoluta. La mafia locale è passata a uno step successivo con una visione proiettata ad esempio agli appalti a diversi interessi economici. Una mentalità lontana solo dall' atto dimostrativo per dedicarsi a qualcosa di più remunerativo" 

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