Simposio su “legalità, giustizia, mafia, mentalità” promosso dalla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia: dialogo tra il Generale dell'Arma dei Carabinieri Giuseppe Governale e il teologo Prof. don Massimo Naro

Giovedì 13 febbraio, alle ore 18.30, presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, Aula Multimediale, corso Vittorio Emanuele 463 in Palermo, il Generale dell'Arma dei Carabinieri Giuseppe Governale, a partire dal suo libro “Gli sbirri di Sciascia. Investigatori e letteratura, tra arbitrio e giustizia” (2024), dialogherà con il teologo Prof. don Massimo Naro su legalità, giustizia, mafia, mentalità.
Sarà un confronto culturale determinante per poter spiegare anche il fenomeno mafioso agli studenti di teologia e ai futuri preti.
L’incontro è libero e aperto a tutti gratuitamente.
L’autore Giuseppe Governale
Nato a Palermo, generale dell'Arma dei Carabinieri. Dal 2007 al 2010 è stato comandante provinciale di Catania; dal 2013 al 2015 ha guidato la Legione Carabinieri Sicilia e dal 2015 ha comandato il Ros, il Raggruppamento Operativo Speciale, ottenendo importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Dal 2017 al 2020 è stato direttore della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia. Nel 2021 ha scritto per Solferino Sapevamo già tutto. Perché la mafia resiste e dovevamo combatterla prima.
SINOSSI DEL LIBRO:
Gli "sbirri" di Leonardo Sciascia, figure costantemente in bilico lungo la sottile linea tra arbitrio e giustizia. Giuseppe Governale esplora, attraverso un'analisi dei romanzi dello scrittore siciliano, i conflitti tra istituzioni e società, tra leggi e criminalità, mettendo in risalto la tensione morale che anima l’azione e la vita degli investigatori. Ogni indagine si trasforma in una sfida esistenziale per i protagonisti, sospesi tra l'arroganza e la protervia di un Matteo Lo Vecchio ("sbirro" infame per antonomasia) e il desiderio di verità e la frustrazione di sentirsi soli nella loro missione di tanti altri, come il capitano Bellodi e l'ispettore Rogas, non eroi classici, ma uomini tormentati, costretti a navigare in un mare di silenzi e complicità, in un contesto in cui spesso le regole non scritte prevalgono sulla legge formale.
Le storie che ne derivano, dense di dubbi e coraggio, creano un racconto tanto intrigante quanto provocatorio. L'autore fa uso di una narrazione affascinante, che lascia intravedere la variegata umanità dei personaggi di Sciascia, molti dei quali ispirati dall’occasionale conoscenza del "capitano coraggioso" Renato Candida, un ufficiale che, forse anche inconsapevolmente, ha fornito allo scrittore di Racalmuto quei vagheggiamenti per interpretare le contraddizioni e le battaglie personali dei suoi investigatori. Come se una sorta di sliding door avesse indotto a scandagliare progressivamente, in chiave letteraria, il difficile rapporto tra il potere e chi è incaricato di esercitarlo. Soprattutto quando il confine tra legalità e ingiustizia diviene sfumato, perfino sfuggente.
Il libro:
Giuseppe Governale, “Gli sbirri di Sciascia. Investigatori e letteratura, tra arbitrio e giustizia”, Zolfo ed., 2024
INFO:
Segreteria Organizzativa della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia
Via Vittorio Emanuele, 463 – 90134 Palermo (PA)
Tel. 091 331648 / 091 322358
CARTELLA GOOGLE DRIVE DALLA QUALE SCARICARE FOTO E CS:
INFO E CONTATTI (DA NON PUBBLICARE NELL’ARTICOLO) SOLO ED ESCLUSIVI PER LA STAMPA (ANCHE PER EVENTUALI INTERVISTE):
Prof. don Vito Impellizzeri
Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”
+39 329 972 5195
Segreteria della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”
Sede Centrale Palermo
Via Vittorio Emanuele, 463 – 90134 Palermo (PA)
Tel. 091 331648 / 091 322358
STORIA DELLA PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DI SICILIA:
La Congregazione per l’Educazione Cattolica con il Decreto n. 138-80-46, in data 8 dicembre 1980, eresse canonicamente la «Facoltà Teologica di Sicilia» con sede a Palermo e fissò l’inizio dell’attività didattico-scientifica al 1° ottobre 1981.
Nel 1997 la Facoltà ha istituito in Roma, in collaborazione con l’Arciconfraternita «S. Maria Odigitria», il Centro per lo studio della storia e della cultura di Sicilia.
La Facoltà collabora con gli altri Centri di studi ecclesiastici, con le Università civili e con le Istituzioni culturali, specialmente siciliane, per le attività coerenti con le proprie finalità. Essa istituisce centri di ricerca afferenti alla propria prospettiva teologica e alle proprie finalità.
La Facoltà, centro accademico di ricerca e di insegnamento delle Chiese di Sicilia, coltiva le scienze teologiche e le discipline attinenti in giusta libertà accademica e nel pieno rispetto del Magistero della Chiesa, essa si assegna la prospettiva ecclesiologica come speciale caratterizzazione del suo insegnamento e della sua ricerca.
Si propone le attività scientifico-teologiche necessarie e utili alla vita delle comunità ecclesiali siciliane; e il rilievo e la promozione della cultura cristiana di Sicilia.
Pubblica la rivista «Ho Theològos» e collezioni di testi e di studi sulla «Cultura Cristiana di Sicilia», e sulle scienze teologiche. Organizza Congressi scientifici su temi relativi ai suoi insegnamenti specialistici e alle ricerche programmate.

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