Il Generale di Divisione Giuseppe Spina lascia, dopo quasi due anni, l’incarico al Comando della Legione Sicilia, perché destinato a Roma, quale Direttore della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, organismo del Ministero dell'Interno che si occupa della prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti. La cerimonia di cessione del Comando si è svolta nella Caserma Dalla Chiesa di Palermo ed è stata presieduta dal Generale di Corpo d' Armata, Giovanni Truglio. Il Comando è stato ceduto ad interim al Vice Comandante, colonnello Corrado Scartaretti in attesa dell' arrivo del Gen. Del Monaco.
Al pomeriggio hanno preso parte presenti le principali autorità civili, religiose e militari della Sicilia, tutti i comandanti provinciali dell’Isola nonché una folta rappresentanza di Carabinieri in servizio e in congedo, compresi i Carabinieri Forestali.
Prima del discorso di commiato, è stata esposta una corona in ricordo dei Caduti. Successivamente emozionato il Gen. Spina ha preso la parola:"Un' esperienza che rimarrà solida nel mio cuore. due anni volati via che none sito a definire impietosa. Due anni denso di incontri, responsabilità, sfide. Il tempo in cui ho avuto l'onore di servire questa terra straordinaria, una terra complessa che sa accogliere e amare. Dove ogni gesto, anche il più semplice ha un significato profondo e per questo motivo il distacco da questa terra non è facile.Il senso della responsabilità deve prevalere alla nostalgia. In questi due anni ho avuto uno Stato Maggiore infaticabile. Vi dico unicamente che i carabinieri della Legione hanno condotto a 68 operazione antimafia che hanno portato all' arresto di 870 persone. I comandanti provinciali sono stati alleati sinceri e con i quali ho condiviso i 9000 carabinieri operanti. Abbiamo lavorato con l'obiettivo di fare lavorare i carabinieri della Legione in serenità e abbiamo riflettuto che per agire sul territorio occorre coraggio delle decisioni. Valutando i risultati accettando anche eventuali critiche. Se siamo riusciti in parte a interpretare questa visione lo lascio dire ai cittadini della Sicilia a noi l'orgoglio di averci provato con responsabilità. consentitemi di ringraziare gli uomini e le donne della Legione Sicilia.Un ringraziamento speciale a voi che ogni giorno affrontate compiti complessi in una comunità che chiede presenza e fiducia.Questa Arma che offre sicurezza sociale anche nelle piccole emergenze del vivere quotidiano. Un pensiero di gratitudine lo rivolgo ai 560 carabinieri che sono rimasti feriti in in servizio. Questo numero mostra un' aggressività crescente che i nostri militari affrontano con dovere e responsabilità. Saluto e auguri buon lavoro a Del Monaco,collega e amico per il nuovo incarico qui".
Infine ha preso la parola il Gen. Truglio:" Un cambio, una cessione di comando del Generale Spina ed è un momento importante. Ringrazio tutte le Autorità presenti .Questa condivisione è importante così come lo è tra le Istituzioni e ciascuno di noi abbiamo anche il dovere di comperare. Voglio anche io ricordare i caduti e ricordare la memoria di Carlo Legrottaglie ucciso in Puglia nell' adempimento del proprio dovere. Grazie per le tue parole Gen. Spina, hai ragione è una terra in cui le sfide passare si sommano al presente e l' Arma in Sicilia è importante ed imponente. E grazie a te in questi due anni l' azione dell' Arma è stata rimarchevole. Da parte nostra c'è un continuo sforzo di dare al territorio delle risposte. Nella nostra organizzazione il Comando della Legione non ha rilievo a livello operativo ma gestisce le risorse umane e finanziarie. In Sicilia oltre 400 presidi sparsi sul territorio e gestire questo e fare si che si traduca in efficienza è importante. La nostra forza è assicurare continuità nonostante i cambiamenti. Equilibrio e ponderatezza sono state il tratto distintivo del Gen. Spina. Ti dò atto anche del tuo garbo e dello stile e tale rimarrai in generale nella tua esistenza. Al colonello Scattaretico lo ringrazio per ricoprire questo periodo ad interim in attesa del Gen. Del Monaco arrivi a Palermo".
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