Catania ospita il Convegno “La protezione dei beni culturali tra Diritto Internazionale e Ordinamento Interno”

Oggi, 29 agosto 2025, a Catania, si è tenuto un importante convegno dedicato al tema della protezione dei beni culturali in tempo di pace e di conflitto armato, con un’attenzione particolare al quadro normativo internazionale e nazionale. L’iniziativa, organizzata dal Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana – Sicilia, tramite il Delegato Regionale CRI Sicilia DIU e realizzata in collaborazione con Istituzioni locali e nazionali, ha visto la partecipazione di accademici, professionisti del diritto, rappresentanti istituzionali e operatori del settore culturale, impegnati in un confronto sui temi della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. 
In particolare, sono stati affrontati i temi relativi ai beni culturali nei conflitti armati: protezione e salvaguardia secondo la Convenzione dell’Aja del 1954, il Secondo Protocollo del 1999 e la normativa internazionale; la protezione dei beni culturali in tempo di pace: dagli organismi internazionali (Unesco, Consiglio d’Europa) alle prassi nazionali; la normativa italiana sulla protezione dei beni culturali.
Sono intervenuti tra gli altri: Stefano Principato, Presidente Regionale CRI Sicilia; Pietro Signoriello, Prefetto di Catania; Enrico Trantino, Sindaco di Catania; Marina Paino, Direttrice Dipartimento Scienze Umanistiche; Luigi Edoardo Ferlito, Presidente Ordine Avvocati di Catania; Marzia Como, Delegata Tecnica Nazionale CRI Principi e Valori Umanitari; Milena-Maria Cisilino, Coordinatrice Commissione Nazionale CRI DIU
Dichiarazioni
“Difendere il patrimonio culturale significa difendere noi stessi, la nostra storia e il filo che ci unisce alle generazioni future. Non parliamo solo di opere d'arte o monumenti ma della memoria viva di un popolo che dobbiamo preservare anche di fronte a conflitti o atti di terrorismo - dichiara Stefano Principato, Presidente Regionale CRI Sicilia -. Un sentito ringraziamento al Prefetto di Catania, Dott. Signoriello, per l’intervento illuminante ed alla Professoressa Paino, responsabile del Monastero dei Benedettini, struttura che, a breve, sarà al centro delle attività legate all’apposizione dello Scudo Blu: un percorso che riconosce a diverse tipologie di siti un valore universale da proteggere. Grazie anche al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, eccellenza riconosciuta in Italia e nel mondo, per il prezioso contributo. Questo incontro ha avuto una doppia valenza: da un lato la formazione dei volontari della Croce Rossa Italiana, dall’altro il riconoscimento dell’evento come momento formativo per gli Avvocati, grazie all’accreditamento dell’Ordine. Siamo convinti che solo insieme alle Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, al mondo accademico e giuridico possiamo difendere il nostro patrimonio. – Conclude Principato - La cultura non deve mai essere una vittima collaterale, ma un faro che illumina il futuro delle nostre comunità.”

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