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Morte pallavolista a Bagheria. La Procura di Termini chiarisce: " Atteggiamento collaborativo da parte di tutti. I vestiti erano già sequestrati e la scena non è stata alterata"
La Procura di Termini Imerese dopo alcune notizie circolate a mezzo stampa sul decesso della giovane pallavolista Simona Cinà ha voluto fare alcune precisazione. Tra le prime cose messe in evidenza a firma del sostituto procuratore Lorenza Tamburi per il Procuratore della Repubblica f.f. Concetta Federico, come il corpo della ragazza sia stato ritrovato dagli ultimi partecipanti della festa intorno alle ore 4,00. Quest'ultimo si trovava in fondo alla piscina, in un angolo scarsamente illuminato. Almeno due ragazzi si sarebbero tuffati recuperando il corpo della ventenne e avrebbero praticato le manovre di soccorso in attesa degli operatori. Arrivati i soccorritori non hanno potuto fare a meno di costatare il decesso intorno alle 5,00.Sul posto, si legge nella nota inviata, sarebbero giunti i carabinieri della Compagnia di Bagheria aiutati dal personale del Nucleo Investigativo di Monreale. Successivamente il magistrato di turno avrebbe effettuato i primi accertamenti esterni nonchè avvisato il medico legale di turno per l'ispezione cadaverica esterna alla quale avrebbe fatto seguito la richiesta di esame autoptico. "Innanzitutto si legge nel comunicato stampa inviato dalla Procuratrice, Lorenza Tamburi, i vestiti di Simona non sono stati trovati dai familiari perchè sottoposti a sequestro e sono attualmente a disposizione dell'autorità giudiziaria per il compimento dei successivi atti di indagine. Nell'immediatezza dei fatti si è provveduto a identificare e sentire tutti i soggetti all'interno della villa al momento dell'arrivo dei Carabinieri: tutti quanti sono stati sentiti, hanno avuto un atteggiamento collaborativo, mettendosi a disposizione dell'autorità Giudiziaria. Infine, si deve rilevare l'assoluta infondatezza dell'informazione relativa al mancato rinvenimento sui bordi e nella zona adiacente la piscina, di oggetti ( bottiglie, bicchieri, piatti) che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta una festa. In detti luoghi, e in particolare nel bancone adibito a bar, sono stati rinvenuti bicchieri e bottiglie di alcolici, come documentato: ciò a riprova di quanto affermato dai partecipanti sin dalle prime battute. Anche il predetto materiale è stato sottoposto a sequestro. Allo stato , dunque, non vi sono elementi in ragione dei quali ipotizzare che taluno abbia alterato la zona ove sono accaduti i fatti, facendo scomparire oggetti: anche tale circostanza sarà oggetto di ulteriori approfondimenti".
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