HOTSPOT DI PALERMO, PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’URBANISTICA.

L’ASSESSORE TOTO CORDARO: “PRESO ATTO DELL’INADEGUATEZZA DELLA PROPOSTA PROGETTUALE”. Si è riunito oggi, presieduto dall’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Toto Cordaro, il Consiglio Regionale dell’Urbanistica(CRU), che ha analizzato la documentazione tecnica pervenuta dalla Prefettura di Palermo, circa la realizzazione di un centro per l’accoglienza dei migranti, insieme agli atti istruiti ed esitati dal Consiglio comunale del capoluogo siciliano nella seduta del 29 maggio 2018. Il parere negativo è stato espresso sulla base di un’analisi approfondita ed attenta che i componenti del Consiglio (tecnici dell’assessorato, docenti universitari, ingegneri, architetti, geologi e rappresentante della Soprintendenza ai BB.CC. AA. di Palermo) hanno fondato sulle seguenti argomentazioni: 

In primo luogo, la proposta progettuale consiste soltanto in uno “studio di prefattibilità”. Tale studio è stato sottoposto all’esame del CRU ai sensi dell’art 7 della L. R. 65/81, di tal che non risulta coerente con le disposizioni dettate dalla medesima norma, che pretende la redazione di un progetto che deve essere “di massima o esecutivo”. Ancora, la progettazione già di per sé non adeguata, non è stata accompagnata, né poteva esserlo, dai necessari pareri di compatibilità geomorfologica, di competenza dell’ufficio del Genio Civile ed era altresì carente dei pareri di competenza della Soprintendenza sotto l’aspetto paesaggistico, ma ancor di più vincolistico. La soprintendenza, per di più, preso atto dell’interesse pubblico dell’opera, aveva rappresentato l’inadeguatezza della proposta progettuale per la presenza sul sito di “Quanat” e di resti di insediamenti ascrivibili all’età del rame nell’immediato sottosuolo. A ciò si aggiunga che il negativo pronunciamento del Consiglio comunale di Palermo rappresenta un ostacolo insormontabile, in ragione del fatto che l’amministrazione è proprietaria dell’area e rimane l’unica autorità competente in materia di pianificazione territoriale. Va rilevato, inoltre, sotto l’aspetto urbanistico più generale, che il sito è servito da una viabilità non adeguata, che conduce ad un’area a parcheggio di pertinenza del Velodromo di Palermo e che tale viabilità, di dimensioni assolutamente insufficienti, non potrebbe essere utilmente destinata anche all’acceso dei mezzi per l’arrivo dei migranti attraverso un unico ed improponibile varco. Tale ulteriore conflitto diventerebbe permanente laddove, così come previsto dall’originario intendimento, fra due anni il medesimo spazio dovesse essere destinato ad area di protezione civile, posto che tali aree sono già pianificate ed individuate a livello urbanistico. Per tali ragioni il Consiglio Regionale dell’Urbanistica (CRU) dell’Assessorato al Territorio ed all’Ambiente ha espresso, all’unanimità, parere contrario alla realizzazione della proposta progettuale. “Ho preso atto dell’inadeguatezza della proposta in argomento – afferma Toto Cordaro - e dell’intendimento tecnico del Consiglio, che si pone alla base della scelta politica che il Presidente Musumeci, che ha seguito con estrema attenzione i singoli passaggi dell’intero percorso, ha condiviso, anche a seguito del confronto che si è svolto la settimana scorsa con il Sottosegretario all’Interno, sen. Stefano Candiani”.

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