L’arte, la cultura, la solidarietà e la condivisione del buon cibo celebrate da un progetto in tre tappe come “Il Genio e il Mito”. Il tutto, immersi nello splendido scenario del Bistrò del Teatro Massimo.


Un viaggio in tre tappe che, complice lo splendido scenario del Bistrò del Teatro Massimo, ha parlato di arte, cultura e solidarietà grazie alla presenza e partecipazione di chi mette in pratica ogni giorno la voglia di fare e agire per creare bellezza ovunque sia.
S’intitola “Il Genio e il Mito” il progetto - pensato e promosso da Tiziana Di Pasquale e Gilda Sciortino in collaborazione con Mauro Todaro e Marcella Li Brizzi - che si è aperto con la personale di Gesualdo Prestipino (visitabile sino al 12 agosto nel giardino del Bistrò), raffinato scultore ennese, classe 1933, le cui opere esprimono in pieno una ricerca solitaria che guarda al passato, ma già “proiettato nel futuro - scrive Giuseppina Napoli – dove porta con sé i valori immortali della civiltà”. Una mostra che ha riempito di poesia il giardino del Bistrò grazie alla presenza di 8 opere grandiose (una è un trittico bronzeo formato da tre sfere), che hanno dato modo di comprendere ancora di più Prestipino, la cui grandezza è pari all’umiltà di un artista che sa creare opere piene di vita e anima, plasmando la materia a tal punto da rendendolapronta a interloquire con chi ha la fortuna di ammirarla. Bronzo, iuta, forex e plex si trasformano e raccontano nuove prospettive, riempiendo lo spazio grazie a un pensiero che prende corpo. Ecco, dunque, essenza della materia che in essa ridà vita a un mondo mitologico pieno di fascino e mistero, la Kore, Bacco, Demetra, Il Ratto di Persefone, Ifigenia, Gli Amori di Zeus, Polifemo, ma anche opere che non si rifanno ai miti ma dialogano attraverso quei materiali sperimentati nel tempo da Gesualdo Prestipino. Non sbaglia, quindi, chi dice che conoscere questo artista ennese è un’esperienza da fare una volta nella vita, magari andando a trovarlo nel suo atelier pergusino che si affaccia sul “lago di Proserpina”, attorno alla cui casa è nel tempo sorto un vero e proprio museo all’aperto, noto come “Il giardino delle pietre”. Un luogo magico che lo ispira e che ispira attraverso la comunicatività avvolgente delle sue opere. Se, però, non si ha la possibilità o il tempo di compiere questo viaggio, basta fare un salto al Bistrò del Teatro Massimo e godere fino al 12 agosto di questo spettacolo. Si potrà vivere ancora una volta quell’elettrica connessione tra tutti coloro i quali sono stati presenti all’inaugurazione della personale, introdotta dalla voce narrante di Roberta Rizzo, critico e storica dell’arte, che lo ha narrato poeticamente, raccontando le sue opere come “frutto dell’ingegno di mani sapienti che si piegano oggi a lavorare materiali nuovi solo fatte di fasce, organizzandosi nelle forme circolari dell’infinito, perché le creature libere le ha lasciate al lago ritornare”. Una serata speciale arricchita anche dalla voce del cantautore Giuseppe Di Bella, la cui musicalità alimenta una sicilianità che si nutre anche di fado portoghese, canzoni d’autore e sonorità popolari del Sud America, ma anche dall’omaggio della compagnia di danza “Veneràcrea” di Renata Carnevale che ha portato in scena le sue “Percezioni” regalando ulteriori emozioni a fiori di pelle. “A Cena col Mito” l’altro degli appuntamenti di questo progetto con Gesualdo Prestipino, le cui opere bronzee hanno accolto sui tavoli quanti hanno partecipato all’evento caratterizzato da un menù scelto e preparato per l’occasione da Beppe Fontana, chef del Bistrò del Teatro Massimo. Tra piatti arricchiti di sfiziosa caponata con cioccolata e scorzette di arancia, spaghetti al raffinato sugo di triglia, artistica cassata di pesce spada, delizioso semifreddo agli agrumi e vini selezionati per la speciale occasione, si è realizzata la perfetta fusione tra cibo e arte, in un binomio felice che ha saputo raccontare di mitologia: da Cerere a Ifigenia, da Bacco agli amori di Zeus. Il tutto rafforzato dall’identità del luogo che lo ha ospitato, dando modo di respirare cultura a 360 gradi. Ma facciamo un passo indietro per raccontare anche di un altro grande evento di questo progetto: il Gogòl Day. Per la prima volta nella storia di Palermo, l’arrivo di 12 nuovi Ambasciatori del Sorriso è stato salutato all’interno di uno dei templi dell’arte e della cultura palermitani, il Teatro Massimo, che nel suo Bistrò ha la sua piena espressione celebrativa di eventi che accompagnano in maniera più leggera la programmazione della Fondazione. Una giornata che rimarrà negli annali, avendo visto questo luogo trasformarsi nel palcoscenico di un pomeriggio al quale in molti non hanno voluto rinunciare a esserci. Come Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, che ha subito accolto con grande entusiasmo il senso e il valore di questo progetto. Ospiti d’onore della manifestazione Stefania Petyx, Costanza Licata e Salvo Piparo, i cui sorrisi contagiano positivamente chiunque. Gioia, allegria e voglia di essere più leggeri, consapevoli della portata terapeutica che ha tutto questo per chiunque. Immancabili, al fianco della Petyx, i suoi amati bassotti in tenuta solare, così come lei stessa, più splendente che mai. Complice l’iniziativa, ma anche e soprattutto il suo carattere che l’ha resa e la rende amata e amabile ovunque lei vada. Poetica la partecipazione di Costanza Licata che, accompagnata dalla chitarra di Davide Velardi, ha “cullato” gli ospiti, ammaliante sirena, sulle note e parole di “Palermo tu” e “Suk El Balarà” di Salvo Licata e Ignazio Garsia. Ad ascoltarla, elegantemente accomodata sul divanetto accanto a lei, presenza gradita dell’evento, la cantautrice Alessandra Salerno, una delle voci più interessanti del panorama musicale siciliano contemporaneo. Con i suoi racconti “di pancia” sull’allegrezza di Palermo, Salvo Piparo è stato il perfetto istrione della serata, capace come sempre di incantare e far desiderare che questo momento non finisse mai, raccontando i miti di ieri e di oggi, con chiari riferimenti a quella “palermitanità” che emerge e colpisce quando meno ce lo si aspetti. A sorpresa, dedicata proprio a lui, un ospite che ha dovuto trascorrere nascosto gran parte del pomeriggio, per "saltare fuori" quando Piparo ha concluso il suo applauditissimo intervento, lasciando tutti ancora una volta a bocca aperta. Si è trattato del giovanissimo e promettente Davide Parisi, che dei “cunti” del suo maestro di riferimento ha fatto un cavallo di battaglia: prima a scuola, ora sempre di più pubblicamente in eventi come questo. Con un futuro che lui stesso immagina nel mondo dello spettacolo, ha saputorapire i presenti, non solo in occasione del Gogòl Day, ma anche "A Cena col Mito", star incontrastata della serata. Non potevano neanche in questo caso mancare le giovanissime danzatrici di “Veneràcrea” che, dopo avere riproposto le "Percezioni" del primo giorno, hanno continuato a incantare tutti con una performance sulla "gestualità siciliana". Un’esibizione, la loro, veramente speciale, non solo per il messaggio lanciato, ma anche per la giovanissima età di questi danzatori, dai 18 ai 25 anni, che fa capire che di strada ne hanno parecchia davanti a loro, presupposto per essere certi che cresceranno veramente tanto. Poesia anche questa allo stato puro, ineguagliabile, inimitabile. In scena: Maria Aiello, Emanuele Cantatore, Miriam Caruso, Francesca Di Franco e Noemi Filippone. Un premio, il Gogòl, pensato da Mauro Todaro, imprenditore ennese che ha deciso di investire sul sorriso. E di sorrisi ne sono stati regalati a piene mani prima di tutto dall’ideatrice di questo progetto, Tiziana Di Pasquale, ingegnere e creatrice di eventi “preziosi, grandiosa nel vestire anche i panni di presentatrice, capace di dare la parolaai diversi ospiti, rivelando doti innate di intrattenitrice che la fanno distinguere anche tra chi questo lo fa come mestiere. A dovere impegnarsi a portare in giro ovunque vadano la loro voglia di cambiare il mondo, attraverso atteggiamenti e pratiche virtuose, ora saranno altri 12 ambasciatoriche hanno partecipato a una vera e propria staffetta che ha fatto battezzare i nuovi arrivati a compagni di viaggio già navigati. Nello specifico: Stefania Petyx, tenuta “a battesimo” da Mauro Todaro, ha consegnato il premio alla Compagnia di Danza “Veneràcrea”, mentre quest’ultima a Gabriella Filippone, presidente della “Settimana delle Culture”, per la quale a ritirarlo sono stati Chiara Maniscalco e Christian Scaccia. Marcella Li Brizzi, campionessa italiana di scherma Paralimpica e di Para-Badminton, ha consegnato il Gogòl ad Albero Molteni de “Il Giardino di Luca e Viola” (realtà operante nel campo delle malattie pediatriche, promuovendo la cultura della donazione), mentre Tonino Palma, presidente e cofondatore di “Tecnosys Italia srl” ma anche componente del CdA dell’A.P.E.A., Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente,. all'imprenditrice Annalisa Riggio, creatrice di “Bookingability” (primo portale per la prenotazione in tempo reale di strutture ricettive adatte a persone disabili e con esigenze speciali). Da parte di Tonino Palma, poi, l’impegno, assunto pubblicamente, di realizzare il portale del Gogòl che consentirà di mettere in rete tutto quello che si muove attorno a questo ambito riconoscimento. Il cantastorie Luigi Di Pino ha avuto il privilegio di premiare Costanza Licata e Salvo Piparo, mentre Gesualdo Prestipino lo ha fatto con Daniela Groppuso, web e media della Fondazione Teatro Massimo. Consegna di Gogòl della Groppuso a Rita Barbera, direttrice del carcere Ucciardone di Palermo, mentre a riceverlo da Tiziana Di Pasquale è stato Giuseppe Romano,architetto e direttore del Bistrò del Teatro Massimo. A Domenico Pellegrino è giunto direttamente alle mani di Romano, mentre il presidente di CNA Sicilia, Nello Battiato, ha potuto premiare il senso più profondo dell'essere artigiani, rappresentato in questo caso da Maria Pia Canino, imprenditrice turistica, figlia del puparo Nino Canino. Silvia Costanzo e Caterina Tarantino, rispettivamente ricercatrice e avvocato del Foro di Palermo ma soprattutto esperte di cake design, invece, sono state insignite dell’ambito riconoscimento dalla Di Pasquale.

Una staffetta che ha donato veramente tante emozioni. Così come i nuovi ambasciatori del sorriso, coloro che hanno premiato sono attivamente impegnati non solo nel loro lavoro ma anche nella società, considerando il sociale e la dedizione per gli altri un impegno prima di tutto morale ed etico. A dare un ulteriore tocco alla serata la consegna di Gogòl artistici, realizzati per l'occasione da Gesualdo Prestipino e Laura Canino, primi di una serie che si arricchirà degli altri che verranno donati dai tanti artisti che il Gogòl incontrerà sulla sua strada. Arricchendo in tal modo il programma di appuntamenti di un progetto che vuole andare molto lontano avvalendosi del lavoro di chi crede fortemente che non si tratti di un semplice premio ma di un’occasione per creare opportunità. Reti che nascono e si alimentano della sinergia di chi comprende il senso e valore di questo piccolo omino giallo e verde di polistirolo che, a prima vista, dice molto poco, ma che ha in sè una potenza tale da riuscire a cambiare il mondo. Presenti anche Ettore Messina, imprenditore turistico e assessore al Turismo di Piazza Armerina, e Giuliana di Franco che ha voluto realizzare e regalare alcuni “gogolini d’oro”. A concludere in bellezza la serata del Gogòl Day un altro graditissimo colpo di scena: le torte create e offerte da Caterina Tarantino e Silvia Costanzo, che hanno segnato con un ulteriore tocco di colore e tanto gusto un evento da ricordare. A completare il team di chi ha realizzato tutto questo anche il fotografo ufficiale, Mario Virga, con i suoi scatti capaci di raccontare come pochi i tanti bei momenti di questo viaggio, ripreso anche dalle telecamere di SiciliaunoTv.

Impossibile, infine, non citare gli sponsor che hanno creduto sin dall’inizio al progetto: Maxservices web agency, Cipolla DAL 1950 Gioiellieri, Siciliaunotv, KARMA coccole e carezze - Sanitaria, Gogòl omaggio al sorriso, Cna Sicilia, Museo “I Pupi di Nino Canino”, Lions Club Partinico Serenianus, Azienda Vitivinicola Tola.

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