23 maggio: tra ricordi e contestazioni la giornata della memoria dedicata a Falcone e alle vittime delle stragi


di Ambra Drago
Strade attorno all'aula bunker chiuse al traffico e un sit in davanti la scuola Itc Vittorio Emanuele III dove insegna la professoressa di Lettere, ancora sospesa, Dell'Aira,con uno striscione "Salvini noi siamo qua cosa dovevi dire?!" è questa l'atmosfera che si respira in occasione del XXVII anniversario delle stragi. 
Un'aula bunker come sempre piena di bambini delle diverse scuole di ogni ordine e grado, compresi i 1500 sbarcati questa mattina al porto di Palermo ha dato il via al cuore della giornata del ricordo di Giovanni Falcone e delle vittime delle stragi che culminerà alle ore 17,58 davanti l'albero di via Notarbartolo con un minuto di silenzio.


Sono arrivati alla spicciolata le diverse autorità e in un silenzio quasi significativo anche la professoressa Maria Falcone.
Ma l'attenzione era tutta per lui, il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini che accolto dal sindaco Orlando(che deciso di disertare la cerimonia) insieme al Capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli e il questore di Palermo, Renato Cortese, ha glissato i giornalisti e entrato all'interno dell'Aula.Nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe conte che questa mattina si è recato dinanzi le stele di Capaci e poi al Giardino della Memoria di Capaci dove ha trovato ad accoglierlo Tina Montinaro, vedova dell'agente di scorta Antonio , da anni impegnata con la Quarto Savona 15 a promuovere la legalità soprattutto tra le nuove generazioni.
Una giornata intensa fin dalle prime ore del mattino e che ha visto tra i luoghi coinvolti proprio l'aula bunker del carcere Ucciardone.A prendere la parola è stato subito il presidente della Camera, Roberto Fico:"Quel 23 maggio del 1992 è cambiato un po' tutto dentro di me e li che ho deciso da che parte stare al di là dell'azione politica. Oggi è un giorno in cui lo Stato ribadisce la sua lotta".
Presente anche Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia.
"Posso anche comprendere alcune delle motivazioni addotte da chi questa mattina non si trova qui- sottolinea Morra-però cerco di ricordare a tutti il dovere dell'unità per fronteggiare una bestia chiamata mafia. chiedo a tutti di ragionare con prudenza evitando polemiche che fanno male al mondo dell'antimafia per quanto riconosca io per prima che in questo mondo si annidano  presenze che con questa hanno poco a che fare.L'animo umano è portato a creare miti e credere ma oltre questo dobbiamo dimostrare, la Sicilia ha una grande capacità di mascheriate ( in riferimento ai discutibili pallini dell'antimafia), credo che a tutti quanti noi faccia bene ricordare l'esempio di disciplina con cui si deve fare capire che bisogna sempre partire dai fatti".
Subito dopo è intervenuto il ministro della Giustizia, Bonafede, che ha glissato sulle domande legate alla politica per concentrasi sulla giornata di oggi."Mi concentrerei sui ragazzi e di fronte alle nuove generazioni che chiedono che le Istituzioni gli diano un segnale sul loro futuro direi che oggi è uno di quei giorni in cui le istituzioni devono essere compatte oggi e sempre. E sull'assenza di Fava e del presidente della Regione non voglio commentare.Per quanto riguarda i depistaggio, voglio dire che ci sono indagini in corso e io non ci posso entrare ma è giusto che lo Stato abbia una sua credibilità nella misura in cui fornisca una verità ai cittadini dai piccoli ai grandi fatti. Lo Stato ha il dovere di dire la verità".
E in poche parole lapidarie Giuseppe Ajala , pm nel Maxi processo ha espresso il suo parere sul clima di polemiche che in queste ore ha aleggiato sul questo 23 maggio: "Ognuno si assuma la responsabilità delle sue scelte. C'è un vecchio detto che gli assenti hanno sempre torto".
E prima dell'inizio della giornata all'interno del bunker, il ministro all'Istruzione marco Mussetti dopo un tentennamento iniziale ha raggiunto i giornalisti: Incontrerò la professoressa Dell'Aria ma  ancora  non so il luogo. Tuttavia voglio dire che ci sono cose positive, io penso che per la scuola ho fatto in un anno molto e stiamo lavorando con passione e qualità perché abbiamo tante eccelleze da valorizzare".

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