Europee,Meloni: "No a un Patto del Nazareno siciliano. Delusa per il mancato sostegno di Musumeci "

di Ambra Drago
"Vogliamo un Europa che si occupi delle grandi materie come la politica estera e difesa dei confini esordisce Giorgia Meloni- deputata e leader del movimento "Fratelli d'Italia"- Crediamo che l'unico modo per risolvere la questione migratoria sia un blocco navale a largo delle coste della Libia e personalmente ritengo che con il consenso dell'Ungheria e della Polonia per bloccare i barconi che partono".
La leader di Fratelli d'Italia dietro le quinte del palco installato per il comizio su piazza Politeama ha affrontato anche il tema della Sicilia e del suo sviluppo. "E' chiaro che si riuscisse a scomputare le spese delle infrastrutture dal calcolo del rapporto deficit- Pil si libererebbero migliaia di risorse il sud potrebbe competere ad armi pari".

Dopo il mancato sostegno alle Europee da parte del presidente della Regione Musumeci qualcuno ha chiesto come sia il rapporto tra i due.
"Noi attualmente diamo una mano nella gestione di una Sicilia che non è facile. Sulla neutralità nel caso delle europee è una situazione che non ho ben compreso ma aiuta a fare chiarezza, chi vota a destra è solo per Fratelli d'Italia e probabilmente la scelta di Musumeci è data dalla necessità di governare un maggioranza non facile.Certo Musumeci dovrebbe fare chiarezza quando Miccichè dice che dovrebbe fare il Patto del Nazareno in salsa siciliana e su questo consiglio al presidente della Regione di fare chiarezza perché per noi sarebbe un problema".


Per quanto riguarda la politica nazionale un passaggio sul duo Salvini - Di Maio e sulla vicenda Siri e se questa situazione potrebbe essere una causa di un possibile divorzio tra i due dopo le Europee.
 

"Ho sempre detto che Lega e Cinque Stelle non avrebbero potuto governare insieme, era impossibile appaltare a quest'ultimi in particolare la politica economica e io sto lavorando per un'alternativa.Gli Italiano sanno che se vinceremo sarà più facile mandare a casa l'attuale Governo. Ogni voto dato a Fratelli d'Italia sarà un voto non dato ai Cinque Stelle".
E sulla possibilità di un ritorno al fascismo la Meloni ha dichiarato:"Il rischio che ritorni puntualmente compare durante le campagne elettorali. Il fascismo in Italia entra in vigore insieme alla par condicio. Quando iniziano le campagne elettorale i comunisti paventano questa possibilità dopo il rischio passa. Se pensano di prendere i voti così hanno un problema, ma mi rendo conto che hanno qualche problema a spiegare perché gli italiani debbano votare per loro e per questo parlano di cose distanti dalla storia".


Prima di congedarsi dai giornalisti la leader scesa a Palermo a sostegno della candidata alle Europee e attualmente deputata l'avvocato Carolina Varchi, ha concluso: "Vogliamo un Europa che rispetta l'Italia. Vogliamo creare un governo che sia in grado di fermare l'immigrazione ma non per questo fare aumentare l'Iva. Per avere un Governo che chiude i porti non è necessario che contestualmente ti fa aumentare tutte le tasse. Si può avere come accade negli Stati Uniti un Governo che ferma l'immigrazione e taglia le tasse".

Infine sulla possibilità di ricostituire un Centrodestra che inglobi anche forza Italia e la Lega, la Meloni fuga ogni dubbio.
"Io non penso che si possa intendere un Centrodestra come in passato.Io lavoro e non ho fatto mistero per rifondare un Centrodestra distinto dalla Lega che difenda l'interesse nazionale e i nostri valori. Ho fatto un appello e la risposta è stata sorprendente e spero che in queste europee gli italiani ci diano una manie però poi sta a loro dire da chi vogliono essere governati.Vedo un clima attorno a Fratelli d'Italia che prima non 'c'era, credo che la nostra fermezza e il non aver rincorso le sirene delle promesse impossibili o delle frasi ad effetto, stanno pagando. Vedo che la gente ci sta dando fiducia e ci vede come una forza diGoverno credibile e seria in grado di dare risposte".

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