“Tutti in laboratorio”

di Grazia Gulino
Partinico – Tra le novità che connotano il nuovo anno scolastico di studentesse e studenti dell’IISS “Danilo Dolci” ce n’è una che di certo offre maggiore linfa vitale a coloro che frequentano le classi quarta e quinta del settore enogastronomia e del settore dell’ospitalità alberghiera. Da questa settimana, infatti, l’attività laboratoriale afferente alle discipline d’indirizzo sarà svolta da tutte le classi. Tale scelta comporta il potenziamento delle competenze già acquisite che, accompagnandosi alle attività di stage che i discenti svolgono in strutture esterne, fanno si che si mettano “in campo” giovani professionisti di settore ben formati e qualificati.

Guardando a loro con lungimiranza, la collettività partinicese, e non solo, potrebbe fruire della loro professionalità ad ampio raggio. Se, per esempio, il Commissario straordinario, Colonnello Rosario Arena, desse seguito alla lettera di intenti,
inviata dal DS, Gioacchino Chimenti, rendendo “operativa” la proposta avanzata, studentesse e studenti, di tutti gli indirizzi presenti in istituto, diverrebbero figure di supporto per la gestione quotidiana delle attività svolte all’interno della casa di riposo “Canonico Cataldo”, di pertinenza del settore sociale del Comune. È innegabile che a trarre vantaggi da siffatta azione siano più attanti: gli ospiti della struttura innanzitutto, il personale comunale che opera all’interno e il settore stesso di riferimento del Comune.
Avere valido ausilio da parte dei discenti che frequentano l’alberghiero alla reception, in sala ed in cucina, nella gestione delle attività ricreative da parte delle studentesse dell’indirizzo servizi sanitari, e nella cura delle aiuole, presenti attorno alla casa, da parte degli studenti dell’agrario nei limiti del possibile, comporterebbe un “guadagno” privo di costi aggiuntivi, perché la prestazione d’opera offerta dai ragazzi sarebbe assolutamente a titolo gratuito. A tutto ciò bisogna aggiungere i benefici morali. “Il contatto quotidiano tra generazioni differenti favorirebbe, con estrema semplicità, una trasmissione valoriale ed affettiva, di inestimabile importanza –
afferma il DS Chimenti – che aiuterebbe i nostri giovani a crescere bene, rafforzando i sani principi di cui sono portatori, e veicolatori all’interno di una società che rischia di divenire ogni giorno sempre più liquida e fugherebbe la sensazione di solitudine dei nostri anziani, dando loro un carico di affetto fondamentale per la loro serenità. Sono certo che ci sarà un riscontro positivo da parte degli uffici comunali, avendo avuto modo di conoscere la sensibilità delle figure di riferimento.” 

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