Fortè continua l’avventura Il Sinalp Sicilia, Usi Palermo, ADIL Sicilia e Confsal Agrigento

Fortè continua l’avventura Il Sinalp Sicilia, Usi Palermo, ADIL Sicilia e Confsal Agrigento partecipano all’incontro per l’accettazione della CIG a favore dei dipendenti. Oggi si è svolto un importante momento per la sopravvivenza della rete dei supermercati a marchio Fortè. Il Sinalp assieme ai colleghi dell’USI, dell’ADIL e della Confsal sono stati convocati dal Dipartimento regionale del Lavoro della Regione Siciliana presso la sede di Catania assieme ai Commissari Sttraordinari di Meridi srl, la società proprietaria del marchio Fortè. 
L’incontro doveva stabilire l’esistenza dei presupposti affinchè si possa applicare la Cassa Integrazione Guadagni ex art. 7comma10 ter legge 236/93. I Commisari hanno illustrato le condizioni in cui si trova l’azienda evidenziando che la crisi nasce dal non aver capito in tempo l’evoluzione del mercato della grande distribuzione senza apportare in tempo le giuste modifiche alle strategie aziendali. Comunque la forza della rete Fortè resta e sta nel fatto che i punti vendita sono tutti supermenrcati di prossimità in grado di intercettare una utenza di quartiere che nel tempo viene fidelizzata, ma pur con tutto ciò la forte concorrrenza di agguerrite reti della GDO sbarcate in forze in Sicilia, hanno messo in ginocchio la Meridi srl.
Dall’apertura della Procedura Giudiziaria con relativa nomina dei tre Commissari che hanno preso le redini aziendali i lavoratori dipendenti di Fortè risultano essere 467 e di questi solo 2 sono con contratto a tempo determinato e quindi, nel rispetto della normativa, non potranno accedere alla CIG, mentre per i restanti 465 si richiede l’applicazione di tale ammortizzatore sociale e la richiesta viene fatta per un totale di 12 mesi con la possibilità, in caso di esigenze aziendali, di poterla prorogare. A questa precisazione interviene il Dr. Andrea Monteleone del Sinalp ricordando che ad inizio della crisi i dipendenti erano ben 609 e la riduzione è dovuta a dimissioni per giusta causa oggettiva (mancati pagamenti degli stipendi) per poter usufruire della NASPI ed avere un introito mensile in denaro. Questi lavoratori costretti a dare le dimissioni per sopravvivere non possono essere dimenticati e quindi il Dr. Andrea Monteleone invita i Commissari ad inserirli nelle future trattative di cessione della rete. Chiaramente l’ultimo ok per dare il via alla CIG spetta al Ministero del Lavoro che riceverà la documentazione completa dello stato di crisi aziendale e delle strategie di salvataggio messe in campo dai Tre Commissari Nominati. Questo iter dovrebbe esaurirsi nell’arco di un paio di mesi, dando il via ad una nuova avventura impreditoriale del marchio Fortè. Ai lavoratori va il merito di aver sempre creduto ad una soluzione positiva della crisi aziendale denunciata dalla Proprietà di Fortè e di aver mantenuto i nervi saldi e gli impegni professionali garantendo l’apertura giornaliera dei punti vendita di tutta la Regione Siciliana contro tutti e tutto pur non avendo ricevuto mediamente circa 8 mensilità. Questa strategia è stata sempre condivisa dalle OO.SS. autonome SINALP, USI, ADIL, E CONFSAL che hanno rappresentato i lavoratori in tutte le iniziative sindacali messe in campo per la difesa dei livelli occupazionali. Questa chiara dimostrazione di serietà ed attaccamento al lavoro va premiata con il successo dell’approvazione della Cassa Integrazione Guadagni che certamente avverrà nei tempi previsti da parte del Ministero del Lavoro.

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