Mafia, sequestro di beni da 500mila euro a Michele Lombardo ritenuto vicino alla famiglia di Marsala

di Ambra Drago
Sequestro di beni nei confronti di Michele Lombardo, arrestato dai ROS nell’ambito dell’indagine "VISIR "il 10 maggio 2017 e condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a 8anni e 20 giorni di reclusione per l’appartenenza a Cosa nostra in particolare per lo stretto collegamento con le famiglie di Marsala e di Mazara del Vallo. Le indagini dei carabinieri del Ros da tempo si sono concentrate sul territorio trapanese e sulla famiglia mafiosa di Marsala, quest’ultima al tempo capeggiata dall’uomo d’onore Vito Vincenzo Rallo che agirebbe secondo gli investigatori sotto le strette direttive del super latitante Matteo Messina Denaro. Le indagini hanno documentato come Michele Lombardo, in qualità di affiliato a cosa nostra trapanese, si sarebbe occupato della gestione delle attività illecite sul territorio e del mantenimento dei sodali detenuti. Inoltre Lombardo avrebbe fornito sostegno logistico alla latitanza di Antonino Rallo (allora al vertice della famiglia di Cosa nostra di Marsala).Un passo successivo ha riguardato le indagini patrimoniali svolte che hanno già portato al sequestro con contestuale confisca di altri ingenti patrimoni e che in particolare ga venir meno all’aggregato mafioso trapanese una società che opera nel settore dell’edilizia (movimento e trasporto terra), 21 mezzi d’opera e diversi rapporti bancari, perun valore pari a circa cinquecentomila euro.

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