In particolare, sarebbero emersi comportamenti illeciti posti in essere da alcuni funzionari pubblici dell’IPA per favorire, in forza di rapporti privilegiati, studi professionali (agronomi e ingegneri), a beneficio dei quali:
- nella fase istruttoria delle istanze di finanziamento, sarebbe stata effettuata, in violazione di legge, la comunicazione delle anomalie riscontrate, provvedendo, in taluni casi, anche alla materiale sostituzione della documentazione all’interno dei fascicoli, fuori dai termini temporali e dalle modalità previste da bando, così daconsentire alle pratiche d’interesse l’inserimento in posizione utile in graduatoria;
- nella fase di rendicontazione, sarebbero state rallentate fraudolentemente le procedu-re di collaudo e controllo così da evitare l’applicazione di penali, ovvero la decaden-za o la revoca dei contributi già erogati.
In tale contesto, sarebbero emerse anche cointeressenze di natura corruttiva tra privati e funzionari pubblici che:
- avrebbero omesso, in qualità di membri della commissione incaricata di verificare la sussistenza dei
presupposti per l’ammissione delle domande, di rilevare i vizi della documentazione presentata per il tramite di uno studio tecnico, ricevendo in cambio da quest’ultimo prestazioni professionali a favore di uno strettofamiliare;
- sempre nell’ambito di una commissione, accertata la presenza di irregolarità nella documentazione, si sarebbero adoperati per consentirne la sostituzione ricevendo, quale utilità, un impiego favore di un componente delnucleo familiare.
Sarebbero 18 le pratiche relative a finanziamenti indebitamente percepiti a danno dei bilanci europeo, nazionale e della Regione Siciliana per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro. Infatti con lo stesso provvedimento provvedimento, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di somme e beni per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, quale profitto delle condotte delittuose ipotizzate.
- nella fase istruttoria delle istanze di finanziamento, sarebbe stata effettuata, in violazione di legge, la comunicazione delle anomalie riscontrate, provvedendo, in taluni casi, anche alla materiale sostituzione della documentazione all’interno dei fascicoli, fuori dai termini temporali e dalle modalità previste da bando, così daconsentire alle pratiche d’interesse l’inserimento in posizione utile in graduatoria;
- nella fase di rendicontazione, sarebbero state rallentate fraudolentemente le procedu-re di collaudo e controllo così da evitare l’applicazione di penali, ovvero la decaden-za o la revoca dei contributi già erogati.
In tale contesto, sarebbero emerse anche cointeressenze di natura corruttiva tra privati e funzionari pubblici che:
- avrebbero omesso, in qualità di membri della commissione incaricata di verificare la sussistenza dei
presupposti per l’ammissione delle domande, di rilevare i vizi della documentazione presentata per il tramite di uno studio tecnico, ricevendo in cambio da quest’ultimo prestazioni professionali a favore di uno strettofamiliare;
- sempre nell’ambito di una commissione, accertata la presenza di irregolarità nella documentazione, si sarebbero adoperati per consentirne la sostituzione ricevendo, quale utilità, un impiego favore di un componente delnucleo familiare.
Sarebbero 18 le pratiche relative a finanziamenti indebitamente percepiti a danno dei bilanci europeo, nazionale e della Regione Siciliana per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro. Infatti con lo stesso provvedimento provvedimento, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di somme e beni per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, quale profitto delle condotte delittuose ipotizzate.
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