Bagheria, Sabrina Gianforte e dai soci fondatori.
Dapprima è stato proiettato un video rappresentativo di tutte le peculiarità e attrattive del nostro territorio che ha permesso di dare una visione d’insieme delle bellezze artistico-culturali, architettoniche, paesaggistiche, naturalistiche ed enogastronomiche. Inoltre gli ospiti hanno potuto ammirare alcuni oggetti artistici, come le scatole di legno realizzate e
decorate dall’artista artigiana Pina Castronovo o dei manufatti di Caterina Guttuso. In esposizione anche i prodotti dell’artigianato alimentare e le conserve di “UBaruneddu” e i prodotti dell' arte bianca del panificio “La Spiga” di Vita Gagliano e Giuseppe Spanò che rappresentano le produzioni l’operosità della comunità bagherese. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Tripoli, i componenti della Pro Loco, la dott.ssa Lucrezia Fricano che ha fatto da interprete e la dott.ssa Rosanna Balistreri in qualità di scrittrice e ricercatrice di simboli nell’arte, hanno intrattenuto i buyer con il racconto del percorso
esoterico che si snoda lungo le prime tre ville che sono state edificate all’inizio del Settecento nella piana Bagherese. La Balistreri ha mostrato come attraverso l’uso delle statue e degli apparati pittorici, dietro il racconto mitologico, si possano in realtà celare altri messaggi di cui l’aristocrazia del
tempo era a conoscenza perché faceva parte del proprio bagaglio culturale assieme alla poesia, alla musica e alla letteratura. Ha inoltre sottolineato che Bagheria si pone in un contesto culturale molto ampio, infatti l’aristocrazia palermitana che qui ha scelto di edificare le proprie ville per
creare una novella Arcadia, era in contatto con la classe aristocratica europea condividendo non solo le tematiche, ma anche gli artisti che si spostavano attraverso le corti portando modelli e idee da un punto all’altro dell’Europa. Altra tappa a Bagheria è stato il museo Guttuso e la mostra in corso sul " Lo Splendore in Bagheria feudo di Solanto" di Caterina Guttuso. Le collezioni delle opere del maestro Renato Guttuso, ha colpito gli ospiti oltre per la bellezza del luogo anche per la quantità e il pregio delle opere d'arte contemporanea. L'ultima tappa del tour è stata la rocca di Solunto. Il racconto, della Balistreri ha messo in luce l’origine della città punica mostrando anche i resti dei successivi popoli che qui si sono stanziati: i greci e i romani. Inoltre ha posto attenzione alla sfera armillare che si trova dinanzi al portico della casa detta di Leda, perché le pitture parietali all’interno riportavano la narrazione del mito. Questo mosaico rappresenta uno degli esempi più antichi della sfera
armillare prodotta per la prima volta nel periodo ellenistico da Eratostene."Gli ospiti attraverso questo tour, ha dichiarato il presidente della proloco Sabrina Gianforte hanno avuto la possibilità di constatare la ricchezza del nostro territorio la cui storia copre svariati secoli e la cui ricchezza è vasta e in grado di soddisfare tutte le richieste di viaggiatori, cittadini temporanei, che vanno alla ricerca di esperienze sempre più articolate e diversificate, a noi la capacità di saper organizzare questi attrattori turistici per definire prodotti e servizi turistici per lo sviluppo di Bagheria" .
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