Albano: "La mia vita vissuta all'insegna della legalità e della giustizia"

"Stamattina, mentre stavo partecipando, in qualità di assessore alla Famiglia, alla Commissione antimafia convocata presso la scuola Sperone-Pertini a Palermo, sono stata 'violentata' da una giornalista di Report che mi ha sottoposto ad una raffica di domande su mio padre", dichiara Nuccia Albano. "Premetto che è morto 60 anni fa, quando io ne avevo 10. Ho saputo, solo quando sono diventata grande, che aveva avuto problemi con la giustizia e che era stato in carcere. Ho di lui il ricordo di una bambina innamorata del proprio papà e da lui adorata - continua -. Sono stata a studiare in collegio dalle suore dall’età di 9 anni e lì ho saputo della morte di mio padre, avvenuta in ospedale, poi, da grande, sono venuta a conoscenza che era stato in detenzione". "Sono cresciuta senza la figura paterna e con una madre che mi ha inculcato il desiderio della giustizia e l’amore per la legalità. Tutta la mia vita è testimoniata da questa educazione alla legalità e rispetto della giustizia", prosegue. "L'essere madre e nonna e la mia vita professionale parlano del mio ostinato senso del dovere e della legalità. M i addolora moltissimo e mi fa sanguinare il cuore che si sia voluto ricordare questa storia. Ma ciò non può cancellare l’amore di figlia per il padre", conclude.

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