I primi a vaccinarsi sono stati il presidente dell'Omceo Toti Amato, il segretario provinciale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), Luigi Galvano, e i giovani medici della Scuola di formazione specifica in Medicina generale.
All'inaugurazione della campagna hanno preso parte, oltre al segretario regionale della Fimmg, Luigi Tramonte, tra i medici vaccinatori della giornata, il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell'assessorato della Salute, Salvatore Iacolino, il dirigente generale del dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, Salvatore Requirez, e Maria Angela Randazzo, direttore dell'Unità ospedaliera complessa di Sanità pubblica, Epidemiologia e Medicina preventiva dell'Asp Palermo.
Il presidente dei medici Amato ha sottolineato come i vaccini antinfluenzali non solo prevengano l'influenza, ma riducano anche il rischio di malattie che possono portare a complicazioni gravi, specialmente per i soggetti più vulnerabili. "Dopo le controversie sui vaccini Covid - ha detto - c'è stata riluttanza verso la vaccinazione; ora è necessario rassicurare la popolazione riguardo alla sicurezza dei vaccini antinfluenzali, anche perché eventuali reazioni avverse sono ben note e gestibili".
Il segretario Galvano ha poi evidenziato come le aspettative sulla campagna vaccinale appena iniziata siano alte, notando che quella precedente era stata interlocutoria, dovendo affrontare l'uscita dalla pandemia: "Il rischio di un ritorno ai tassi di mortalità pre-Covid, circa 8.000 decessi all'anno in Italia e 40.000 in Europa, è concreto - ha sottolineato - a causa della virulenza dell'influenza e delle complicazioni associate".
Iacolino ha messo in luce la risposta positiva del mondo sanitario, con un'adesione straordinaria da parte di medici di famiglia, pediatri e farmacie convenzionate: "Confidiamo - ha detto - che nello stile di vita legato alla prevenzione da parte degli assistiti possa esservi una maggiore disponibilità nei confronti delle vaccinazioni. Il tema è cruciale e l'assessorato è attrezzato per garantire la massima assistenza".
Il dipartimento di Pianificazione strategica, ha spiegato il dirigente, si occupa di molti ambiti, dal contrasto al crack ai problemi correlati all'alcol, fino alla somministrazione dei vaccini e alla lotta alle violenze sugli operatori sanitari e le liste di attesa: "Il piano straordinario di abbattimento delle liste d'attesa sta funzionando - ha detto - , ma richiede ulteriori elementi di intervento. Oggi incontreremo tutti i direttori generali sul tema delle agende, che devono rimanere sempre aperte e garantire cure appropriate e una risposta alla salute che non può mai essere negata agli assistiti".
Compito delle istituzioni, per Requirez, è lavorare per superare le diffidenze della popolazione e offrire risposte adeguate: "L'atteggiamento di resistenza nei confronti dei vaccini ha un fondamento culturale che bisogna vincere. Non si può pensare a una sana politica di prevenzione primaria, ovvero di rimozione dei fattori di rischio delle patologie infettive e cronico-degenerative, senza guardare anche al mondo dell'infettivologia: le malattie infettive ancora oggi provocano morte, ma anche disabilità temporanee e permanenti. Una regione che guarda davvero agli interessi di salute pubblica deve assegnare un ruolo prioritario a tutte le strategie che guardano alla prevenzione primaria e investire in convinzioni trasversali attraverso la comunicazione: i progressi raggiunti nel campo dei vaccini sono a tutela della sicurezza e della salute".
Obiettivo dell'Asp Palermo, ha infine spiegato Randazzo, è "raggiungere un'ampia fetta di popolazione, offrendo la vaccinazione non solo nei centri su prenotazione, ma con una serie di open day, anche itineranti tra Palermo e provincia, nei quali l'accesso ai servizi sarà libero. Offriremo la vaccinazione in alcune scuole per raggiungere i bambini che, insieme agli anziani, rappresentano la fascia più vulnerabile all'influenza".
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