“Abbiamo imprese solide, capitale umano, una biodiversità economica unica – ha detto Cappello –. Ora serve un passo in più: metterci insieme. Basta pensare in piccolo, serve un ecosistema collettivo per essere davvero competitivi”.
Una visione condivisa dal presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, che ha preso parte all’Assemblea e, davanti a una fitta platea di imprenditori e stakeholder, ha sottolineato: “Il Modello Ragusa è già realtà: qui si fa sistema, si lavora in rete, si guarda oltre il proprio orticello. È un esempio da proteggere e replicare. Ma ora serve una politica all’altezza, che traduca le idee in opere e le urgenze in priorità”.
La fotografia economica del territorio conferma le basi solide da cui partire. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2024 il PIL della provincia è cresciuto dello 0,55%, a fronte dell’1,3% in Sicilia, dell’1,1% nel Mezzogiorno e dello 0,9% a livello nazionale. Il tasso di disoccupazione si attesta al 10%, al di sotto della media regionale (13%). L’export ragusano ha raggiunto i 583 milioni di euro (+3% su base annua), trainato da agroindustria, materiali da costruzione, plastica per l’agricoltura e prodotti trasformati come conserve e salumi. Tra i mercati principali: Germania, Malta e Francia. Dal 2001 a oggi, l’export ha registrato una crescita media annua del 5%, pari a un aumento complessivo del 207%.
“In un contesto regionale in calo, penalizzato dalla crisi del comparto petrolifero – ha aggiunto Cappello – Ragusa si conferma un territorio resiliente, con un tessuto produttivo internazionalizzato e una solidità finanziaria superiore alla media”.
Ma il futuro non si costruisce da solo. Per questo Cappello ha tracciato cinque direttrici strategiche: infrastrutture; giovani e formazione; transizione energetica e ambientale; digitale e intelligenza artificiale; internazionalizzazione e attrazione investimenti. In particolare, l’attenzione è puntata sul completamento dell’autostrada Siracusa-Gela e della Ragusa-Catania; sul potenziamento del porto di Pozzallo; sul rilancio dell’aeroporto di Comiso, con l’obiettivo di un milione di passeggeri l’anno; sullo sviluppo dell’intermodalità ferroviaria e sul rafforzamento degli ITS e delle politiche per il rientro dei giovani formati altrove. Al centro anche la transizione energetica, con focus su comunità rinnovabili e idrogeno verde, e la trasformazione digitale delle PMI, attraverso formazione su intelligenza artificiale, cybersecurity e promozione internazionale del territorio.
“Non possiamo più permetterci – ha sottolineato Cappello – che le imprese vengano ostacolate da oneri inutili o da lotti industriali bloccati. Vanno eliminate le barriere burocratiche, riconosciuta la prelazione alle aziende già insediate, sbloccati i terreni di Modica-Pozzallo. La crescita non può aspettare i tempi della carta bollata. Abbiamo tutte le carte in regola per diventare un territorio guida”.
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