Il pentito un fiume in piena

I verbali inediti che il “boss ragazzino” di Terme Vigliatore ha riempito con magistrati e investigatori da quando ha deciso di collaborare con la giustizia. «Nel maggio del 2011 a Soverato, dissi a mio padre dell’intenzione di essere il referente su Terme».
Salvatore Campisi compirà 28 anni il 30 marzo prossimo. Il “boss ragazzino”, già condannato in abbreviato per l’operazione antimafia “Vivaio”, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Mustra” nell’aprile del 2012, in pratica un’indagine sulle nuove leve mafiose del comprensorio tirrenico che si erano organizzate approfittiando del fatto che “i vecchi” barcellonesi erano tutti finiti in carcere per le fondamentali operazioni antimafia degli ultimi anni “Gotha” e “Pozzo”. La “Mustra” per altro verso ha evidenziato come sia stato determinante il ruolo di giovani commercianti e imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare le richieste di “pizzo”, e anche il ruolo di altri imprenditori della vecchia generazione, evidentemente abituati a pagare gli estortori. Campisi è figlio di Agostino, uomo della “vecchia guardia” barcellonese, indicato anche come “reggente” del gruppo mafioso di Terme Vigliatore. Salvatore Campisi come lui stesso ha dichiarato nei verbali ha gestito negli ultimi anni le estorsioni presentandosi come esponente della famiglia mafiosa dei Barcellonesi, ed è stato fotografato dai carabinieri del Ros durante le indagini della “Mustra” proprio mentre intascava una “mazzetta”.
(GDS)

Nessun commento:

Posta un commento