Meno di 500 nascite all’anno

L’Azione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo, in merito al decreto Balduzzi n.158 del 13 /9/2012, riguardante la chiusura dei punti nascita nelle strutture con meno di 500 nascite all’anno

ESPRIME

Totale dissenso per l’estensione di tale provvedimento agli ospedali delle isole minori, che vede penalizzate oltre ogni misura le partorienti di Pantelleria e i loro familiari.

Pantelleria è collegata alla Sicilia tramite traghetto, che impiega circa otto ore di navigazione, o per via aerea: facilmente però le condizioni meteorologiche non consentono la navigazione né la partenza degli aerei o dell’elisoccorso.

Le partorienti di Pantelleria e i loro congiunti devono essere considerati cittadini come gli altri: il Governo e la comunità nazionale non possono sottoporre a gravi disagi la maternità, compromettendo il diritto alla salute e costringendo le donne a partorire con enormi rischi, sia psicologici che economici; ciò a causa dei costi che le famiglie sono costrette a sopportare per raggiungere l’isola maggiore con largo anticipo rispetto alla prevista data del parto. La nascita è fra i più importanti dei diritti umani e non può essere negata agli isolani.

La chiusura dei punti nascita nelle isole vanifica la recente legislazione in merito alle pari opportunità e compie passi indietro di parecchi decenni, quando le donne partorivano in casa, sottoponendosi a notevoli rischi per la propria vita e per quella dei nascituri.

L’Azione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo esprime la propria solidarietà ai cittadini, e in particolare alle donne, di Pantelleria: fa dunque

APPELLO

A tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto a coloro che hanno poteri decisionali, ad adoperarsi per il mantenimento dei punti nascita di Pantelleria e delle altre isole minori, affinché le partorienti ivi residenti abbiano gli stessi diritti delle altre donne.

AUSPICA

Che la Regione siciliana, nelle more della riapertura dei punti nascita di Pantelleria e delle altre isole minori, adotti ogni misura per lenire i disagi delle partorienti e dei loro familiari, possibilmente mettendo loro a disposizione, per il periodo necessario, appartamenti a costo zero, come ad esempio quelli confiscati alla criminalità organizzata.

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