Palermo 26 marzo 2015 – “ll prestigioso premio internazionale ‘Carlo Scarpa per il giardino’, promosso dalla Fondazione Benetton studi e ricerche, andato quest’anno al complesso Maredolce-la Favara è una bella notizia. Ma adesso ci aspettiamo un impegno preciso da parte dei soggetti istituzionali, in primis la Soprintendenza dei Beni culturali che gestisce il sito, affinché si avvii un recupero definitivo di quell’area anche in vista di una valorizzazione più complessiva dei tanti siti di interesse storico e culturale che si trovano a Brancaccio, da San Giovanni dei Lebbrosi agli gli Archi di San Ciro ai lavatoi comunali etc”. Lo dichiara Adele Cinà, responsabile della sede Cgil di Brancaccio, che chiede i numerosi monumenti di pregio del quartiere facciano “sistema”, vengano messi in rete con un unico brand riconoscibile e tutelato, per consentire ai turisti di conoscere non solo i tesori del centro storico di Palermo ma anche quelli, altrettanto importanti, della periferia della città. “Il patrimonio culturale non ha soltanto un valore sociale ma è anche – aggiuge Adele Cinà - un volano dello sviluppo economico per le attività di fruizione che riesce a promuovere, come caffetterie, ristoranti, vendita di prodotti artigianali, cooperative sociali di beni e servizi per la fruizione turistica. Tutto questo per l’economica di Brancaccio sarebbe un toccasana”.
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“IL PREMIO AL COMPLESSO MAREDOLCE COSTITUISCA UNA MOLLA PER METTERE IN RETE TUTTI I SITI STORICO-CULTURALI DI BRANCACCIO, PER RILANCIARE IL TURISMO E L’ECONOMIA DEL QUARTIERE”
Palermo 26 marzo 2015 – “ll prestigioso premio internazionale ‘Carlo Scarpa per il giardino’, promosso dalla Fondazione Benetton studi e ricerche, andato quest’anno al complesso Maredolce-la Favara è una bella notizia. Ma adesso ci aspettiamo un impegno preciso da parte dei soggetti istituzionali, in primis la Soprintendenza dei Beni culturali che gestisce il sito, affinché si avvii un recupero definitivo di quell’area anche in vista di una valorizzazione più complessiva dei tanti siti di interesse storico e culturale che si trovano a Brancaccio, da San Giovanni dei Lebbrosi agli gli Archi di San Ciro ai lavatoi comunali etc”. Lo dichiara Adele Cinà, responsabile della sede Cgil di Brancaccio, che chiede i numerosi monumenti di pregio del quartiere facciano “sistema”, vengano messi in rete con un unico brand riconoscibile e tutelato, per consentire ai turisti di conoscere non solo i tesori del centro storico di Palermo ma anche quelli, altrettanto importanti, della periferia della città. “Il patrimonio culturale non ha soltanto un valore sociale ma è anche – aggiuge Adele Cinà - un volano dello sviluppo economico per le attività di fruizione che riesce a promuovere, come caffetterie, ristoranti, vendita di prodotti artigianali, cooperative sociali di beni e servizi per la fruizione turistica. Tutto questo per l’economica di Brancaccio sarebbe un toccasana”.
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