Tlc: Slc Sicilia, su detrutturazione gravi responsabilità delle grandi committenti. Foti: “Si ridiscutano le concessioni”

La Slc Cgil Sicilia, con il coordinatore regionale Davide Foti, chiede “la riapertura della discussione sulle assegnazioni delle concessioni governative nel settore delle telecomunicazioni, qualificando le imprese committenti e appaltatrici- sottolinea Foti- inserendo regole certe, ribadendo il ruolo fondamentale del contratto collettivo di lavoro”. “E’ una richiesta che avanziamo ai governi nazionale e regionale e agli enti locali- afferma Foti-con l’obiettivo di bloccare la destrutturazione in corso del settore, vedi le vertenze Almaviva e Qe”. Una destrutturazione che, per la Slc, ”è il frutto delle politiche scellerate delle grandi committenti come Telecom, Vodafone, Wind ma anche di quelle statali come Enel e Inps, che stanno mettendo in ginocchio più di 180 mila lavoratori italiani, 30 mila dei quali in Sicilia”. Foti porta ad esempio la Telecom che “con la nuova governance mette in campo un taglio del costo del lavoro di circa 1,2 miliardi attraverso la disdetta di accordi integrativi, di fatto smantellando il CCnl. Notiamo- specifica il segretario della Slc- che si realizzano non più gare al massimo ribasso ma affidamenti diretti che bypassano le clausule sociali,alimentando una giungla fatta di lavoratori schiavi e senza diritti”. Foti rileva l’importanza del Ccnl come “strumento che deve bloccare lo scambio tra diritti e ricavi”. Sull’obiettivo di fermare “l’implosione di uno dei settori strategici del nostro paese”, la Slc Sicilia annuncia un attivo dei delegati del settore per mettere in luce “irregolarità e storture create da queste lobby finanziare e discutere delle iniziative per contrastarle”.

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