Ricordato Salvatore Termine, storico segretario della Camera del Lavoro di Partinico, a 44 anni dalla sua morte
La Cgil di Partinico ha ricordato oggi Salvatore
Termine, nel 44° anniversario della sua morte. Turiddo Termine,
morto il 29 ottobre 1973, fu segretario della Camera del Lavoro di
Partinico dai primi anni 50 e fino al 1971. “Una figura di
spessore, un sindacalista di grande generosità e prestigio – dice
il segretario della Camera del Lavoro di Partinico, Giuseppe
Gagliano - Dopo la strage della Camera del Lavoro di Partinico del
22 giugno 1947, Turiddu Termine collabora alla riapertura della sede
dell'organizzazione sindacale e dopo un po' ne diventa il segretario.
Ha un ruolo di primo piano nell’organizzare lo sciopero alla
rovescia del 2 febbraio 1956 e in quell’occasione viene arrestato
assieme a Danilo Dolci, Carlo Zanini, Ignazio Speciale, Francesco
Abate, Domenico Macaluso e Gaetano Ferrante. L’8 giugno del 1960,
con molti lavoratori di Partinico, partecipa alle manifestazioni che
si svolgono a Palermo contro il governo Tambroni”. Sempre
in quegli anni organizza lo sciopero dei panettieri a Partinico, che
allora percepivano 500 lire al giorno, raggiungendo un accordo per
portare la retribuzione a mille lire al giorno. Organizza anche lo
sciopero dei netturbini di Partinico e dopo 26 giorni di sciopero la
retribuzione dei netturbini passa da 630 lire a mille lire al
giorno e si avvia la municipalizzazione dei netturbini di Partinico. Durante
la costruzione della diga sul fiume Jato e della strada statale 113
Partinico-Alcamo, Turiddu Termine e la Camera del Lavoro di
Partinico sono un punto di riferimento per la contrattazione
aziendale e per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei
lavoratori edili. “Fra le tante iniziative da ricordare c'è quella
del 9 maggio del 1967 – aggiunge Gagliano - Turiddu Termine
organizza lo stato di agitazione presso la ditta Bresciana per
rivendicare il rispetto del contratto di lavoro e della tabella paga.
Per la Camera del Lavoro di Partinico, Turiddu Termini resta sempre
un esempio da seguire e da imitare nelle lotte per il lavoro e il
miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini
di Partinico e della zona”.
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