Rapina e aggressione a sfondo razziale nei confronti di cittadini del Bangladesh in un market: 11 arresti

di Ambra Drago
"Il 27 ottobre scorso siamo intervenuti dopo i primi arresti effettuati dalle volanti della questura - spiega il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti - per questa aggressione all'interno di un market  di via Casella gestito da bengalesi, avvenuta intorno alle 22.30. In quella circostanza abbiamo trovato i malcapitati feriti dai colpi ricevuti da alcuni aggressori".
In un primo momento due sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato Libertà, in flagranza per rapina, si tratta di Ivan La Versa e Gabriele Orlando, poi a seguito di una serie di ricognizioni "e di lavoro insieme ai colleghi del commissariato di zona siamo riusciti a ricostruire per intero il gruppo di persone che si era scagliato con violenza nei confronti di questi cittadini bengalesi".
Il gip gli contesta anche l'aggravante razziale.«Questo è riferito delle vittime - aggiunge Ruperti - l'occasione dello scontro è che il bengalese era stato malmenato già per strada per aver urinato per terra in piazzale Leonardo Da Vinci. Aveva trovato riparo all'interno del market dove sono entrate queste undici persone, armate di mazze e e si sono scagliate con violenza, non solo del primo dei bengalesi aggredito, ma anche nei confronti dei connazionali che hanno provato a fare una forma di resistenza passiva per evitare di farlo pestare ma a loro volta sono stati brutalmente picchiati".


E sempre la sera del 27 ottobre uno dei presenti all'interno del market è stato derubato di un anello inoltre la banda avrebbe aggredito l'amico che aveva aiutato la vittima a sfuggire al primo assalto in strada e poi avrebbe malmenato il titolare del market anche lui bengalese, minacciandolo di morte se non avesse messo a loro disposizione le immagini del sistema di video sorveglianza attivo nel suo negozio.
"Il gruppo non è riuscito nell'intento di entrare in possesso delle immagini- continua Rodolfo Ruperti- grazie al pronto intervento di alcune volanti che ne hanno bloccati due mettendo in fuga gli altri".
E sembra che i diversi componenti del gruppo avessero dei precedenti penali.
"Sono quasi tutti con precedenti penali in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio. La banda era composta da giovani di varie fasce d'età, il più grande degli arrestati ha 35 anni e il più piccolo 18".
I domiciliari sono scattati per: Gioacchino Terzo, Alessio Filippone ,Francesco Gaita, Vincenzo Gulli, Carmelo Lo Verde,  Marco Fortunato, Giovanni Lo Dico, Antonino Messina, Antonino Marchese.
Mentre rimangono in carcere e gli viene contestata l'ulteriore misura perché ritenuti responsabili anche delle lesioni aggravate dall’odio razziale
Ivan La Versa
Gabriele Orlando


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