Anniversario Grassi. Il figlio Davide: "Sostituiremo questo manifesto con una lapide solo quando la battaglia contro il racket sarà vinta"

di Ambra Drago
Ventisei parole che ancora oggi hanno un loro peso e un loro significato sono scritte in un manifesto di carta che ogni anno i familiari di Grassi collocano in via Alfieri nel luogo dell'agguato avvenuto il 29 agosto del 1991."Ventisei parole sono semplici da leggere ma complesse da elaborare- racconta Davide Grassi- dentro ogni volta. Abbiamo fatto questa scelta che mi ricorda il periodo di quando appendevamo i manifesti nelle scuole e poi perchè non vogliamo che si lapidizzi l'esperienza di mio padre. Probabilmente tra qualche generazione, quando la mafia sarà sconfitta faremo apporre una lapide. Ecco le lapidi si fanno quando le guerre sono concluse". Ogni anno viene ricordato il sacrificio di un uomo che disse di no al racket ma ancora nonostante le diverse operazioni di polizia, una parte di Palermo continua a pagare il racket, uno zoccolo duro e difficile da estirpare. "Onestamente è uno zoccolo duro e le motivazioni ritengo che siano di carattere sociale e l'alibi e quella di una convenienza dell'immediato che poi si trasforma in tragedia". Libero grassi non era solo un imprenditore ma anche un padre e Davide conclude: " Ci ha lasciato una grande eredità morale. Lui era molto migliore di me".

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