Lotta al racket. Il commissario straordinario Cagliostro : "Invitiamo a denunciare, solo così si accede al fondo di solidarietà. Lo Stato c'è".

di Ambra Drago
In via Alfieri in occasione dell'anniversario dell'omicidio di Libero Grassi era presente il prefetto Giovanna Cagliostro che ricopre la carica di commissario straordinario di Governo per l'anti racket e 
l'anti usura. E' stato un modo per analizzare alcuni aspetti quali la sussistenza di una grande fetta di commercianti e imprenditori che  ancora oggi pagano il pizzo. "Un motivo fra tutti è la difficoltà di far capire alla vittima che conviene denunciare. Questo è il compito che il commissario straordinario si è dato da qualche anno e in questo solco stiamo avviando una serie di attività come ad esempio l'accesso al fondo di solidarietà nel presupposto che sia necessario denunciare". E spostando invece l'attenzione sull'anniversario di Grassi, sul suo sacrificio e sul fatto che trent'anni fa si sia sentito solo in questa lotta contro il pizzo il commissario ha risposto:"Posso dire che oggi le vittime non sono abbandonate. Intanto all'indomani dell'omicidio Grassi il mondo dell'associazionismo ha fatto squadra e ha iniziato un percorso di assistenza alle vittime.Lo Stato si è costituito parte civile in molti processi, certo c'è tanto da fare ma l'impegno è massimo anche da parte del ministro dell'Interno"

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