Il ricordo dei caduti delle Stragi è proseguito all'interno della chiesa Santa Maria dello Spasimo. Ad esibirsi la banda musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi. Ma prima del momento strettamente musicale, il conduttore Salvo La Rosa ha chiamato sul palco due donne che in questi trent'anni hanno portato con se il dolore di una perdita trasformandolo in impegno. Si tratta di Maria Falcone, sorella del magistrato e di Tina Montinaro, moglie del caposcorta del giudice ucciso il 23 maggio del 1992 insieme ai colleghi Rocco Dicillo e Vito Schifani. Ricordiamo che quel giorno perse la vita anche Francesca Morvillo, magistrata e moglie del giudice Falcone. "Ringrazio tutti, esordisce la professoressa Falcone, che siete qui a ricordare dopo 30 anni quel giorno tremendo. Le manifestazioni di questi giorni ci faranno toccare come è cambiata la città. Voglio ringraziare anche gli artisti che ci hanno permesso di avere qui Giovanni e Paolo, come vedete nell'opera artistica alle mie spalle. Ringrazio davvero tutti gli artisti, che poi sono dell'Italia del nord che hanno voluto esserci come se questo triste evento avesse unito ancora una volta una Nazione. Oggi non dev'essere un giorno triste bensì di speranza".
Subito dopo ha preso la parola Tina Montinaro, presidente dell'associazione Quarto Savona 15: " In questi 30 anni ho avuto tanto persone accanto ma sono stati anche anni di lotta. Ho cercato di mettere insieme i "pezzi" di mio marito ma la parte più importante di un corpo è il cuore che è la polizia che non mi ha fatto mai sentire sola. Grazie anche a Maria Falcone per la sua vicinanza. Palermo è cambiata è questo lo dobbiamo al sacrificio dei nostri ragazzi". In platea anche il capo della Polizia, il prefetto Lamberto Giannini:" Celebriamo il loro sacrificio, che poi è stato consapevole, fatto da persone che giorno per giorno affrontavano la realtà e anzi si preoccupavano per l'uno per l'altro. Celebriamo anche un momento di svolta per il nostro Paese a quello che è stato l'impegno quotidiano delle Forze dell'ordine, dei prefetti
( anche qui in Sicilia hanno pagato un prezzo alto con la morte del gen. Dalla Chiesa) è stata tutta la società che da quel momento ha preso consapevolezza della minaccia che c'era e di cosa stava accadendo e bisognava reagire e lo Stato lo ha fatto. E lo ha fatto con grandi successi e questo insieme al sacrificio che dobbiamo celebrare questa sera. Ringrazio la signora Falcone e Tina Montinaro per quello che hanno fatto per celebrare degnamente questo che è un momento importante e lo faremo con la musica che riuscirà ad onorare bene questi eroi".
Ad aprire la serata la prima esibizione della banda musicale con diversi brani culminati con l'Aida e in chiusura con l'Inno di Mameli. Un momento molto toccante è stato quello affidato all'attore palermitano Alessio Vassallo . L'artista noto per aver recitato nella fiction "Il giovane Montalbano" nella parte di Mimì Augello, ha letto un brano scritto dal direttore della scuola di Polizia di Peschiera del Garda, Giampaolo Trevisi. Si tratta di una lettera che Antonio Montinaro avrebbe scritto a Giovanni, uno dei figli del poliziotto pugliese. La fine del monologo è stata accompagnata da un lungo applauso da parte della platea. Altri momenti artistici di rilievo quelli affidati a Federica Balugani e Cataldo Caputo.
A far gli onori di casa, il Questore Leopoldo Laricchia, presente anche il ministro all'Istruzione, Patrizio Bianchi, il prefetto Giuseppe Forlani, il sindaco Orlando, il presidente di Corte d'Appello Matteo Frasca e la procuratrice generale di Palermo, Lia Sava. Insieme a loro anche il comandante regionale e provinciale dei carabinieri rispettivamente Rosario Castello e Giuseppe De Liso e della Guardia di Finanza di Palermo, Arturo Quintavalle Cecere e Emanuele Schifani figlio di Vito che indossa la divisa delle Fiamme Gialle.
Nessun commento:
Posta un commento