La polizia ricorda a Porticello l'uccisione del capo della Catturandi, Beppe Montana, avvenuta 38 anni fa

di Ambra Drago
Era il 28 luglio del 1985 quando Cosa nostra decise di uccidere il capo della Catturandi Beppe Montana. poliziotto Beppe Montana. Agrigentino di nascita, cresciuto a Catania dove si era laureato in Giurisprudenza, entrato in polizia approdò a Palermo. "Serpico" questo era il suo soprannome, venne stato ucciso nella rimessa di barche nel porto di Porticello la sera del 28 luglio del 1985 dopo esser rientrato da una giornata in barca con gli amici e la fidanzata Assia. Anche quest' anno la Polizia lo ha voluto ricordare sul luogo dell' agguato. Il questore Leopoldo Laricchia ha deposto una corona di fiori sulla stele marmorea realizzata nel 2018.
Presenti il sindaco di Santa Flavia, diverse cariche militari nonchè vice questori e primi dirigenti della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Palermo.

" Brillante funzionario ha sottolineato padre Massimiliano Purpura- Cappellano della Polizia di Stato- che ha eseguito operazioni di rilievo. In un momento storico di profonda crisi valoriale fare memoria del commissario Montana e di tutti i servitori dello Stato ci impone una responsabilità. di non cadere nelle illusioni. 
La mafia è violenza ha sottolineato nel momento di preghiera il Cappellano della Polizia di Stato, che nasce nell' ingiustizia e li purtroppo prospera. Urge investire sui giovani perchè questi guardino a questi martiri della giustizia per apprenderne la storia la vicenda umana e professionale .Urge una coscienza formata e informata urge far comprendere ai cittadini che la mafia si annida nella superficialità, nel quieto vivere nel vedere il male e girarsi dall' altra parte. Non possiamo abbassare la testa e la mafia esister° finché tutti insieme non abbiamo il coraggio di ribellarci".

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