Strage in famiglia ad Altavilla. Fermata anche la coppia di palermitani complice di Barreca. Si cerca di chiarire i contorni di una vicenda all'ombra del fanatismo religioso

Oltre a Giovanni Barreca, le due persone fermate ieri dai carabinieri con l'accusa di aver partecipato all'omicidio della moglie e dei due figli dell'uomo, sono Sabrina Fina e Massimo Carandente. 
Dietro il massacro c'è ombra del fanatismo religioso e di un possibile esorcismo. L'uomo nella giornata di ieri si era fatto arrestare chiamando i carabinieri e confessando il triplice delitto.
Alla tragedia è sopravvissuta una figlia diciassettenne trovata dal 118 all'arrivo in stato confusionale, avrebbe assistito allo sterminio. La giovane è stata affidata a una comunità. Nell'abitazione dell'uomo ad Altavilla Milicia i militari hanno trovato i cadaveri dei bambini, probabilmente strangolati. Uno era legato a una catena. I resti della terza vittima, la moglie Antonella Salamone sono stati trovati bruciati e sepolti a poca distanza dall'abitazione. Secondo i primi rilievi- ma l'autopsia darà risposte più precise- la moglie sarebbe stata assassinata giorni fa, i figli venerdì. Barreca e la superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa. Alla coppia accusata di complicità, secondo gli inquirenti sarebbero stati loro a istigare Barreca  nei delitti i carabinieri sono arrivati grazie alle analisi dei cellulari del muratore e ad alcune testimonianze.

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