Cerimonia nella Sala Dalla Chiesa della Prefettura per il “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe e dell'esodo dei profughi istriani e dalmati

Sala Dalla Chiesa il prefetto Mariani
con studenti (foto diramata dall'Ufficio di Gabinetto)
Nella sala dalla Chiesa di Villa Whitaker, sede della Prefettura di Palermo, si è svolta la cerimonia commemorativa del“Giorno del Ricordo”, nel 21° anniversario della sua istituzione, avvenuta  per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre alla conclusione del secondo conflitto mondiale.
Presenti le Istituzioni cittadine unitamente ai rappresentanti della magistratura ordinaria e contabile e ai vertici delle Forze di Polizia territorialiunitamente agli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale.
Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli, il Prefetto Massimo Mariani ha rivolto un saluto e un ringraziamento alle Autorità e ai giovani studenti presenti e  ha posto in evidenza il valore emblematico di questa tragedia che, lungi dall’essere relegata alle pagine della storia, appare di preoccupante attualità, nel momento in cui la guerra ha, ormai da 3 anni posto piede in Europa, così come continua a mietere vittime in Medio Oriente.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti gli studenti del Liceo Classico “Galileo Galilei”, della Direzione Didattica Statale “F.S. Cavallari” e dell’Istituto Comprensivo “R. Guttuso”.
I ragazzi, accompagnati dai dirigenti scolastici e dai docenti, hanno dato il loro contributo sul tema con riflessioni, canti e recita di testi. In particolare, i giovani alunni della Direzione Didattica Statale “Francesco Saverio Cavallari” hanno cantato il brano “Ama e Cambia il mondo” di Gerard Presgurvic, tratto dal musical “Romeo e Giulietta”, scelto in quanto inno all’amore, nella speranza che la forza dell’amore verso il prossimo possa impedire il compimento degli errori del passato. A seguire hanno recitato una poesia inedita dal titolo “Memoria”, scritta da una loro coetanea che con grande sensibilità ha trattato l’argomento come se avesse vissuto personalmente quei tragici momenti.

Gli studenti del Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” hanno recitato la poesia “Che il mare (male) comune ci insegni” di Cristiano Bargione e hanno condiviso con i presenti le loro riflessioni su frasi tratte dal saggio “La Banalità del male” di Hannah Arendt e dal Preambolo della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.

La cerimonia è stata arricchita dal contributo dello storico Fabio Lo Bono, delegato per la Sicilia della Società Studi Fiumani-Archivio Museo di Fiume, che ha reso omaggio alla memoria dei profughi Istriani e Dalmati rievocando il contesto in cui è maturata questa triste pagina della storia.
Nella circostanza è stato realizzato, al primo piano di Villa Whitaker, uno spazio del “Ricordo” dove sono stati esposti alcuni oggetti che hanno rievocato quei tragici giorni, quali una coperta militare, un forno da campo, una scodella, una trottola e una scatola con la terra della città di Fiume, messi a disposizione dagli esuli fiumani Orlando Sicara e Martino Casagrande.

Presente all’evento anche Audrey Brusca Bortul, nipote di Bruna Rigo Bortul, fiumana e autrice della poesia “Grigiori”, composta durante la sua permanenza all'interno del Campo Profughi La Masa di Termini Imerese.
La poesia è stata declamata da Patrizia Graziano, attrice teatrale e preside del Liceo Classico “Gregorio Ugdulena” di Termini Imerese, che ha dato anche lettura della poesia “La Camionetta”, scritta dalla fiumana Liliana de Franchi Alicata.

La cerimonia si è conclusa con la canzone “Ricordami”, tratta dal film di animazione “Coco”, eseguita dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Renato Guttuso”, attraverso la quale sono stati evidenziati i valori della famiglia e l’importanza di mantenere viva la memoria del proprio passato.

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