Nell' auditorium della Chiesa di San Mattia dei Crociferi la prima Giornata Nazionale dell'ascolto dei minori promossa da Telefono Azzurro

di Ambra Drago
 
"Un bambino ascoltato sarà un adulto sereno" in questa frase c'è racchiusa l'attività e l'impegno che Telefono Azzurro da 38 anni mette in campo su tutto il erritorio nazionale. Una scelta che ha portato anche all'approvazione di leggi come ha sottolineato nel suo video messaggio Ernesto Caffo, Presidente Fondazione S.O.S. il Telefono Azzurro ETS. Un indirizzo di saluti che è stato anche l'ocasione per ribadirel'attenzione in campo europeo sul tema dei diritti dei minori, il cui primo passo a livello di normativa interna e italiana risale alla legge sul divorzio del 1970, è stato ricordatto da Caterina Chinnici già magistrato minorile e Europarlamentare. Ecco che in occasione della prima Giornata Nazionale dell'ascolto dei minori in cui è stato illustrato anche un Dossier, l'auditorium della Chiesa di San Matteo dei Crociferi di Palermo è diventato un luogo di ascolto, di confronto e analisi dove i protagonisti sono stati anche i giovani di alcuni istituti scolastici della città. Feel rouge della lunga giornata è stato proprio la parola ascolto. Come ha evidenziato Sabrina Titone Ricercatrice istituto Demopolis, che ha altresì condotto la mattinata, secondo il 58 per cento di un campione di ragazzi di età compresa dai 14 ai 17 anni non sono ascoltati dagli aduti e secondo il 49 per cento degli stessi è perchè i genitori non comprendono che c'è una difefrenza generazionale legata all'epoca diversa e anche al recente progresso tecnologico. Questi alcuni dei risultati emersi in un'indagine degli ultimi due anni. Da qui sono partiti alcuni spunti di riflessione. Tra i relatori Giovanna Perricone, Garante dei diritti dell'Infanzia e dell' Adolescenza del Comune di Palermo: "In questi due anni ho cercato di creare condizioni di parola per i giovani. Abbiamo tre iniziativa. Abbiamo attivato i centri Desidera ( realizzato attraverso un protocollo realizzato dal sindaco e siglato con la scuola di specializzazione di area psicologiac, dalla società italiana di psicologia pediatrica) servono per folgorare la fragilità quando è all'inizio, prima che diventi vulnerabilità, patologia ecc...Questi Centri saranno all'interno degli Osservatori scolastici della dispersione scolastica, perchè chi è fragile è più candidato ad abbandonare i percorsi formativi. l'altra iniziativa che sta terminando è stata quella di realizzare dei modelli di PCTO dove i giovani devo accostarsi a mondo del lavoro per poter andare a sviluppare le competenze trasversali.Abbiamo avviato con sei licei e sezioni liceali presso istituti di secondo grado che sono: l'Ascione, il Meli, il Cassarrà, l'Educandato, il Ferrara e il Basile. In particolare il progetto si chiama "Enterprise" e tra le iniziative la realizzazione di un magazine con rubriche assegnate alle varie scuole e lo stiamo facendo insieme a Assostampa e Stampa parlamentare. Un percorso nelle scuole dell'infanzia e anche all'istituto Sclesa, poi un'esperienza costruttiva e bellissima con il Centro paolo e rita Borsellino e infin il percorso con i due ospedali di riferimento di due licei ( il Basile con il Buccheri La Ferla e il Meli con gli Ospedali riuniti Villasofia - Cervello. Infine poi è bene ricordare il protocollo firmato dalla Giunta a dicembre, che riguarda le dipendenze. questo progetto si sviluppa attraverso un percorso di peer education, avremo una decina di ragazzi di quarto anno che saranno formati da esperti e andranno a sviluppare la prevenzione dalle dipendenze con i compagni". Tante iniziative che si vanno ad affiancare anche a quelle messe in campo dall'Arcidiocesi di Palermo. In questo convegno ha partecipato Francesco Lombardo, Referente Diocesano Tutela Minori Arcidiocesi di Palermo, che ha illustrato anche a noi di Siciliaunonews l'impegno dell' Arcidiocesi palermitana al fianco dei giovani. "Siamo felici come Arcidiocesi di essere presenti. In questa circostanza siamo presenti con il servizio minori, di cui sono referente dal 2018. Abbiamo ritenuto che questa iniziativa dovesse ricevere una presenza e testimoniana perchè il tema dell'ascolto dei minori è fondamentale. L'ascolto viene certamente sostenuto dai presidi educativi del Paese ma a questo si accosta il lavoro prezioso della Chiesa. Dal 2018 a Palermo si sta realizzando un Centro di ascolto per tutela minori, dove persone qualificate posano offrire ascolto ai minori che professano essere abusati in qualche modo".

Tanti i relatori presenti e tra questi anche il Comune che è stato rappresentato dall'assessore con delega alle politiche giovanili, Fabrizio Ferrandelli che ha evidenziato: "Anche noi come amministratori dobbiamo ascoltare. La prima cosa che abbiamo fatto é realizzare assemblee i formali e abbiamo istituito un regolamento in otto punti per la Consulta giovanile. Poi devo dire che sarebbe giusti che ad esempio un medico di famiglia e accanto anche uno psicologo consultabile. Noi dobbiamo aumentare gli spazi dove incontrarci e dialogare. Riqualificare aree dei quartieri come ad esempio riaprire il parco Cassará o riqualificare la costa sud dal lato di Brancaccio e riaprirlo degli spazi ai Cantieri Culturali della Zisa.Possiamo fare tante cose insieme e siamo pronti a impegnarci".

 Passione e impegno guidano Sabrina Tipa coordinatrice della sede regionale di Telefono Azzurro che ha voluto fortemento questa Giornata. "Dall'anno scorso mi occupo del coordinamento della sede, che si trova in via Lussemburgo e di tutta l'attività sul territorio. Al momento insieme a me c'è il mio collega Tiziano e gli operatori che si occupano di cyberbullismo. Oltre alle linee note esistono delle chat  chiamando l'196196 per conattare i nostri operatori. I ragazzi ma anche gli adulti che sentono la necessità di contattarci possono farlo a livello nazionale siamo presenti e presto sarà riattivata anche quella palermitana. Per Telefono Azzurro l'ascolto è fondamentale e il prof. Campo si è battitto affinchè l'ascolto confluisse in una legge. Noi lavoriamo molto con le scuole di ofni ordine e grado. Speriamo tìattraverso questa iniziativa di sviluppare una rete sia con gli attori del perorso formativo ma anche con le parti istituzionali. Da soli ricordiamocelo non si va da nessuna parte". Una giornata che vuole sere da apripista per una serie di iniziative e che l'interesse del minore sempre in pino piano.

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