L’intenzione non è quella di una semplice rilettura, ma vestire una musica già grande con colori nuovi e autentici, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. Il repertorio abbraccia un’ampia rosa di brani: dall’immancabile Napule è (1977) alla trascinante Je so’ pazzo (1979), alla magia di Anna Verrà (1989). E poi le più recenti Quando (1992), Anima (1995) e le due perle del 1993 Allora sì e Sicily, quest’ultima registrata all’epoca con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica alla quale Pino Daniele aggiunse un testo da brividi. Il 17 agosto, prima del concerto, la cerimonia di consegna del Paladino di Sicilia che quest’anno è stato attribuito al giornalista Lirio Abbate. Sarà il sindaco Mario Cicero a consegnare il riconoscimento al giornalista che si è particolarmente impegnato nella lotta alle mafie. Alle 22, in programma il concerto raccontato Viva De Andrè di Luigi Viva e Luigi Masciari che vede nella formazione anche lo straordinario Francesco Bearzatti. Luigi Viva critico musicale e autore di libri su De Andrè è l’ideatore di questo spettacolo particolarissimo. Il concerto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Fabrizio De André Onlus, di cui Luigi Viva è socio fondatore. L’idea del concerto si basa sull’idea politica e di impegno civile di un De Andrè fuori dagli schemi, grazie anche ad inediti contributi audio che lo vedono protagonista. Un concerto-racconto che unisce musica jazz dal vivo, narrazione, immagini, audio di interviste inedite per restituire al pubblico il ritratto di un artista iconico, attraverso un tributo musicale che rivela dei lati meno conosciuti di De André, a partire dalla sua passione per il jazz. Luigi Viva è alla voce narrante; Luigi Masciari alla chitarra, direzione musicale e arrangiamenti; Francesco Bearzatti, sax tenore, clarinetto; Alessandro Gwis al pianoforte, elettronica; Francesco Poeti al basso e Pietro
Iodice alla batteria. Nel repertorio, classici intramontabili come La Guerra di Piero, La Canzone di Marinella, Il Pescatore, Creuza de mä, reinterpretati in chiave jazz con arrangiamenti inediti.
A Castelbuono da molti anni esiste la Via Fabrizio De Andrè ecco perché il direttore artistico, Angelo Butera, ha voluto fortemente inserire nel cartellone 2025 del festival questo omaggio ad un grande della musica d’autore del ‘900. Il festival proseguirà sino al 21 agosto.
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