Presentata la stagione 2025-2026 del Teatro Massimo di Palermo

ANIME IN BILICO, OLTRE I CONFINI La stagione 2025-2026 di opere, balletti e concerti
del Teatro Massimo di Palermo L’inaugurazione il 21 novembre 2025 con il dittico ALEKO / PAGLIACCI di Sergej Rachmaninov e Ruggero Leoncavallo Sul podio Francesco Lanzillotta, regia di Silvia Paoli
IL GATTOPARDO di Luchino Visconti tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa inaugura la stagione dei concerti con proiezione ed esecuzione dal vivo della colonna sonora Sul podio Timothy Brock
Quattro nuove coreografie per la danza IL LAGO DEI CIGNI, DON QUICHOTTE, CARAVAGGIO, LA BELLA ADDORMENTATA con il Corpo di ballo diretto da Jean- Sébastien Colau Ètoiles ospiti Andrea Sarri e Maia Makhateli
Il ritorno di Nicola Alaimo con Le convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti. Il debutto a Palermo di Ludovic Tézier in Rigoletto. Per la prima volta al Teatro Massimo Semiramide di Rossini
Palermo 29 luglio 2025 –Il Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, il Sovrintendente Marco Betta e il Direttore artistico Alvise Casellati hanno presentato il programma della stagione 2025-2026 di opere, balletti e concerti, nell’incantevole Sala liberty di Villa Igiea, Rocco Forte Hotel, partner della Fondazione.
“Anime in bilico, oltre i confini”, è il titolo e il filo invisibile che percorre tutta la stagione intessendo una trama sotterranea che unisce opere e balletti, epoche e stili, tradizione e visione. È la trama dei personaggi sospesi sull’orlo di qualcosa: un amore impossibile, una scelta fatale, una trasformazione interiore. E allo stesso tempo, è la stagione dei confini sfumati, di quei territori dove sogno e realtà si intrecciano, dove l’arte diventa vita e la finzione si fa rivelazione, dove davanti ai protagonisti, che vivono in permanenza sospesi su una soglia tra il desiderio e il dovere, tra il sé e l’altro, tra la luce e l’ombra, non esistono certezze, ma ombre, nebbie, specchi che a volte riflettono con nitidezza, a volte deformano la realtà. Non approdi sicuri, ma inquietudini fertili. La scena teatrale si fa così specchio della condizione umana: fragile, mutevole, profondamente vera.
Opere, balletti e concerti che coinvolgeranno tutte le maestranze e gli artisti della Fondazione: l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche, il Corpo di ballo e i laboratori scenografici. Titoli di grande repertorio, nuovi allestimenti, riletture visionarie, coproduzioni internazionali e un percorso artistico e simbolico che esplora le soglie dell’esistenza: tra luce e ombra, realtà e immaginazione, destino e desiderio.
Fulcro emotivo della stagione sono le protagoniste femminili: da Zemfira a Nedda, da Gilda a Didone, da Aida ad Amneris, fino a Semiramide. Figure sospese tra desiderio e condanna, tra purezza e ribellione, tra amore e rinuncia. La stagione esplora il potere drammatico delle loro storie, spesso segnate da esclusione, forza e sacrificio, e lo fa in dialogo con le grandi questioni del nostro tempo, a partire dalla lotta contro la violenza di genere e per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
«La stagione 2025-26 del Teatro Massimo – dichiara il Sindaco e Presidente della Fondazione, Roberto Lagalla – è un viaggio profondo nell’animo umano, tra sogni, inquietudini e trasformazioni. “Anime in bilico, oltre i confini” è un titolo che racconta la complessità del nostro tempo, intrecciando bellezza, fragilità e verità. Il Teatro Massimo si conferma non solo luogo di cultura e eccellenza artistica, ma spazio vivo di riflessione e dialogo con la società. Ringrazio il Sovrintendente Marco Betta e il Direttore artistico Alvise Casellati per aver costruito una stagione che dà voce alle emozioni e ai conflitti più autentici, in una visione inclusiva e coraggiosa. È una proposta che parla ai giovani, affronta con sensibilità temi cruciali come la condizione femminile e i diritti dei più fragili, e valorizza il talento di tutte le maestranze della Fondazione, a cui rivolgo il mio ringraziamento per l’impegno profuso. Palermo, grazie al suo Teatro, si proietta ancora una volta sul panorama culturale internazionale con forza e identità».
«Questa stagione – commenta il Sovrintendente Marco Betta – è pensata come una soglia da attraversare, un luogo liminale dove arte e vita si riflettono, dove i confini sfumano e il teatro diventa luogo di trasformazione. Il titolo, Anime in bilico, oltre i confini, non è solo un’immagine evocativa, ma la chiave di lettura di ogni titolo in programma: opere e balletti che interrogano il presente attraverso figure sospese, fragili, potenti. Ringrazio tutti i lavoratori, gli artisti e lo staff per la loro professionalità e dedizione; ringrazio il Presidente, Sindaco Prof. Roberto Lagalla ed il Presidente della Regione On.le Renato Schifani che sostengono le Istituzioni culturali in Sicilia e sono vicini al Teatro con passione e cura; grazie al Ministero della Cultura che insieme al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana garantisce un impegno costante a sostegno dell’arte e della cultura. Grazie al lavoro prezioso del Consiglio di Indirizzo e del Collegio dei Revisori ed un grazie riconoscente al pubblico che con il suo amore e la sua passione rende vivo il sogno del teatro».
«La stagione 2025/26 è un invito a restare in ascolto dell’inquietudine, – aggiunge il direttore artistico Alvise Casellati - ad attraversare le zone grigie dell’esistenza, a immergerci in un teatro in cui la realtà si contamina con l’immaginazione e si rifrange in mille sfaccettature. Le anime in bilico che incontriamo non sono eroi tradizionali, ma figure fragili, contraddittorie, profondamente umane che si spingono nella loro evoluzione oltre i confini: più che risposte, troveremo domande. In quelle domande, il battito vivo del teatro».

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