Mafia, Dell'Utri: mio romanzo criminale può finire in prescrizione

L'ex senatore Pdl: 'Dirò come Andreotti: meglio che niente. Spero nella Cassazione, la vita va avanti'
E' "deluso" Marcello Dell'Utri dopo la condanna a sette anni ma è anche convinto che "questo romanzo criminale che i giudici hanno voluto scrivere sulla mia vita e che evidentemente continua a fare audience non poteva finire qui. E allora aspettiamo le prossime puntate". In una intervista a "Repubblica" l'ex senatore del Pdl spiega che "se dovesse arrivare la prescrizione farei come Andreotti: direi che è meglio di niente. E' una possibilità, staremo a vedere. Spero nella Cassazione. La vita va avanti".
Poi c'è l'altro processo, quello sulla trattativa Stato-mafia, "un'altra farsa con la quale vogliono ritirarmi dentro alla questione delle stragi. Sopporteremo anche questo".
Ieri il procuratore generale di Palermo Luigi Patronaggio ha
chiesto l'arresto di Dell'Utri dopo la seconda sentenza d'appello che ha confermato la condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del manager di Publitalia '80; la richiesta è stata motivata dal pericolo di fuga.
"Ci riteniamo soddisfatti, e pensiamo che sia stata fatta giustizia", ha commentato così Patronaggio la sentenza di condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, nei confronti dell'ex senatore del Pdl Marcello Dell'Utri.
(TMNews)

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