Mercoledì 3 dicembre 2025, alle ore 21, presso il Teatro Parrocchiale “Rosario Mazzola” di Palermo, in Piazza Maria Consolatrice, andrà in scena la prima nazionale dello spettacolo “STD – Il sacrificio di un giudice”, un evento a offerta libera nato con un obiettivo preciso: raccogliere fondi per ricomprare le attrezzature rubate alla parrocchia di Maria Santissima Consolatrice degli Afflitti, colpita pochi giorni fa da un grave episodio di furto.
Il teatro parrocchiale, recentemente riaperto per offrire ai ragazzi del quartiere Villaggio Ruffini uno spazio sicuro dedicato all’arte, è stato svaligiato da ignoti che hanno portato via l’intero sistema di amplificazione e luci, indispensabile per laboratori, attività giovanili e spettacoli.
È stato un duro colpo per la comunità guidata da Padre Giuseppe Li Calsi, che ha ribadito la volontà di non arrendersi dopo aver impiegato anni per rimettere a nuovo il teatro e restituire ai ragazzi un’opportunità di crescita.
“Con quei microfoni, con quegli altoparlanti volevamo raggiungere ancora più giovani – dice il parroco –volevamo rendere la nostra voce più forte”. E, invece, qualcuno ha voluto zittire il parroco e i suoi ragazzi che ogni giorno parlano di droga, di bullismo, di mafia e antimafia, in una periferia difficile che si affaccia sullo Zen. “Ma noi non ci fermeremo”, assicura il sacerdote, che ha appena finito di parlare con la polizia e con il vicario del vescovo. “Noi andremo avanti, già domani è previsto un altro incontro per parlare di tossicodipendenza”.
Rubando l’attrezzatura audio hanno provato a zittire la voce di don Giuseppe Li Calzi e dei tanti giovani con lui impegnati a dar vita al teatro della parrocchia, ma non ci sono riusciti.
Anche noi, indignati dalla notizia, abbiamo voluto sostenere don Giuseppe e tutta la comunità, ferita da questo grave atto, e deciso di far sentire la nostra voce nel modo che conosciamo meglio: andando in scena.
“STD – Il sacrificio di un giudice” scritto da Vincenzo Crivello e Gilberto Landolina di Rigilifi è un intenso confronto teatrale che mette in scena il dialogo serrato tra Marta Bui (Sebastiana Enriu) e Marco Gabrieli (Vincenzo Crivello), custode della memoria del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990.
In un botta e risposta carico di emozione e riflessione, i due protagonisti ripercorrono la vita del “piccolo giudice”, esplorando il confine tra fede, giustizia e umanità. Lo spettacolo non intende celebrare Rosario Livatino come icona astratta, ma far conoscere alle nuove generazioni la sua scelta radicale di coerenza: in un mondo pieno di compromessi, chi ha il coraggio di essere credibile?
Lo spettacolo è prodotto da AttiUnici insieme a Sound Power produzioni di Antonio Colomba. L’evento è promosso da O.D.V MiscelArti con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Palermo, dell’Associazione Quarto Savona Quindici e della Fondazione Antonio Montinaro.
Hanno subito aderito e sposato il progetto le Cantine “Vini Principi di Spadafora” e la pasticceria “New Paradise” che offriranno un rinfresco a fine spettacolo.
Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa a una serata di teatro civile, cultura, memoria e solidarietà, per restituire ai ragazzi del Villaggio Ruffini il loro spazio di crescita.

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