“Il resoconto delle attività testimonia un impegno mirato a rafforzare la presenza dell’AdSP nel dialogo europeo e a promuovere iniziative che sostengano sviluppo, innovazione e sostenibilità dell’intero sistema portuale”, spiega Annalisa Tardino. “Intanto il commissario europeo per il Mediterraneo e la democrazia, Dubravka Šuica, ha confermato l’adozione del “Patto per il Mediterraneo”, documento cruciale in quanto rappresenta un quadro che rende operative tutte le attività di cooperazione e investimento. Il Patto segna un passo decisivo verso un’area più coesa, competitiva e sicura. Un mare e una visione condivisa per il futuro di quella macroregione di cui la Sicilia è uno degli attori più strategici”.
Sul fronte istituzionale, è stato significativo l’incontro con la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, che ha sottolineato il ruolo strategico dei porti italiani nella connettività mediterranea ed europea. E la visita all’ambasciatore italiano del Coreper, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti, Marco Canaparo, che ha assicurato un grande supporto ai porti siciliani.
La missione è iniziata con la partecipazione al 3rd European Maritime Space Forum, primo momento di confronto pubblico, per poi entrare nel vivo con una serie di incontri tecnici dedicati al Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, in vista della prossima visita della coordinatrice europea, Gesine Meissner, nei porti “comprehensive”, di Gela, Porto Empedocle e Trapani.
Grande rilevanza ha avuto anche il dialogo con la Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea e con la consigliera Elisabetta Balzi: da questo confronto è arrivata l’adesione ufficiale dell’Autorità all’ Ocean & Waters, il programma europeo per la tutela e la rigenerazione degli ecosistemi marini. L’Unione Europea, infatti, lavora per rafforzare l’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici con il progetto “Far rivivere i nostri oceani e le nostre acque” che, entro il 2030, punta a proteggere la biodiversità marina, ridurre l’inquinamento e decarbonizzare le attività del settore marittimo.
Non sono mancati momenti di approfondimento con le associazioni del settore, tra cui un bilaterale con FEPORT, che rappresenta i terminalisti privati europei. La missione si è chiusa con la partecipazione al terzo meeting ufficiale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, dedicato alle priorità infrastrutturali del corridoio e allo stato di avanzamento dei principali progetti europei.
“Quattro giorni – è il commento finale del commissario Tardino – intensi che hanno permesso all’Autorità di consolidare la propria presenza nei processi decisionali europei, rafforzare il posizionamento nei dossier legati allo sviluppo delle infrastrutture portuali e ampliare le possibilità di cooperazione internazionale nei campi della sostenibilità, dell’innovazione e della logistica avanzata”.


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